La situazione è gravissima e il futuro sarà anche peggiore. Purtroppo, ne soffriremo davvero tutti quanti, senza distinzione
Gli scienziati sono profondamente preoccupati per la salute del nostro pianeta e le crescenti minacce ambientali. Si è reso cruciale un intervento immediato e concertato per preservare l’ecosistema terrestre e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. La situazione rimane grave, scopriamo quali sono i timori degli esperti.
Perchè la situazione è così grave e sarà anche peggiore?
Nel 2023, si è verificato in Europa un incremento della temperatura media che ha superato i 2 gradi, oltrepassando il limite stabilito dall’Accordo di Parigi, accompagnato da un aumento dei fenomeni climatici estremi.
Cause dell’aumento della temperatura in Europa
Se desiderate comprendere le conseguenze di un clima più caldo di 2 gradi sulla Terra (a proposito, il 22 aprile è l’Earth Day, la Giornata della Terra), non è necessario immaginarlo.
L’Europa, infatti, ha superato tale soglia, registrando negli ultimi cinque anni un aumento della temperatura media di 2,3 °C rispetto all’era preindustriale, quasi il doppio della media globale di 1,3 °C.
Impatti devastanti sull’Europa
Le ragioni di ciò possono essere attribuite a due fattori principali: la sua prossimità all’Artico, dove la riduzione dell’albedo dovuta alla fusione dei ghiacci ha comportato un aumento dell’assorbimento di calore nella regione, e la maggiore presenza di terre emerse rispetto ad altri continenti, che assorbono una maggiore quantità di radiazione solare.
Allarme degli esperti
Purtroppo, gli effetti di questo riscaldamento sono evidenti: nel solo 2023, l’anno più caldo della storia, gli oltre 60.000 eventi climatici estremi che hanno colpito l’Europa hanno causato danni economici stimati in 13,4 miliardi di euro e numerose vittime, tra cui 1,6 milioni di persone colpite da inondazioni.
Effetti dell’estate 2023
Il quadro descritto emerge dal rapporto “Stato europeo del clima 2023”, presentato dagli esperti del Servizio Copernicus e dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, che hanno lanciato un allarme alle autorità europee riguardo agli eventi climatici estremi.
Record di emissioni di gas serra
L’estate scorsa è stata caratterizzata da un record di giorni con “stress termico estremo”, con temperature percepite superiori a 46 °C, particolarmente pericolose per le persone anziane.
Gli incendi, inoltre, hanno devastato un’area di 5.000 km2, pari a quasi tutta la Liguria, includendo il più grande incendio boschivo mai registrato in Europa, che ha distrutto 960 km2 di territorio in Grecia.
Eventi climatici estremi e catastrofi naturali
Il 2023 ha visto anche livelli record di emissioni di gas serra (CO2 e metano), con effetti evidenti sui mari, dove la temperatura superficiale ha superato le medie storiche di oltre 5 °C, causando danni agli ecosistemi marini e alla biodiversità.
Piani di prevenzione
Nonostante questo scenario preoccupante, c’è una nota positiva nel settore energetico: nel 2023, le fonti rinnovabili hanno rappresentato il 43% dell’energia prodotta, segnalando un aumento rispetto all’anno precedente del 7%.
E’ fondamentale implementare piani di prevenzione per affrontare i fenomeni climatici estremi, migliorare i sistemi di allerta e potenziare le infrastrutture sanitarie per proteggere la popolazione durante le ondate di calore.