La classifica di Altroconsumo ha messo in luce la reale qualità dell’acqua in bottiglia, non necessariamente correlata al prezzo.
Da sempre ci viene detto che bere la giusta quantità di acqua è un vero e proprio toccasana per la nostra salute, specialmente per il benessere fisico e cognitivo. Nonostante ciò, si pone ancora poca attenzione sulla qualità effettiva dell’acqua che, a primo impatto, appare tutta uguale quando la vediamo sugli scaffali dei supermercati.
Su questa scelta però, a giocare un ruolo determinante sono le etichette, l’unico punto di riferimento. Tuttavia, in pochi le leggono realmente, dando attenzione esclusivamente al marchio. L’influenza della stessa pubblicità spinge il cliente a scegliere un prodotto rispetto ad un altro, ignorando che un fattore come il prezzo elevato, può essere dovuto semplicemente dai costi che un brand deve affrontare.
La migliore acqua in bottiglia costa intorno ai 30 centesimi: la classifica di Altroconsumo
Per capire meglio la definizione di ‘qualità’ dell’acqua, è bene conoscere alcuni aspetti fondamentali. Ogni tipo di acqua, che sia imbottigliata o proveniente dalle reti idriche locali, possiede specifiche caratteristiche che influiscono sui benefici per la salute. Diversamente dall’acqua del rubinetto, l’acqua minerale in bottiglia riporta dettagli direttamente sulla confezione riguardo alla sua composizione.
Esistono molteplici attributi che consentono di categorizzare le diverse acque presenti sul mercato. Il residuo fisso, per esempio, rappresenta un parametro significativo nelle acque minerali poiché consente di classificarle e di selezionarle in base alle proprie necessità. Tra 50 e 500 mg/L, l’acqua oligominerale o leggermente mineralizzata, stimola la diuresi ed è consigliata per soggetti ipertesi.
Tra 500 e 1500 mg/L, l’acqua è mediamente mineralizzata, consigliata per chi svolge attività fisica. Oltre 1500 mg/L, invece, l’acqua è ricca di sali minerali, utile per la reintegrazione dei sali minerali. Altroconsumo ha testato 79 marche di acqua minerale in bottiglia, suddivise in naturali, effervescenti naturali e frizzanti.
I risultati, basati su valutazioni da 1 a 100, considerano correttezza e completezza delle informazioni in etichetta; presenza di fluoruri, nitrati, metalli pesanti e sostanze contaminanti e sostenibilità ambientale per il packaging. Inoltre, ma non meno rilevante, se presenta odori anomali all’apertura delle bottiglie.
L’acqua minerale naturale che conquista il primo posto è Smeraldina, venduta a 47 centesimi a bottiglia, seguita da Recoaro a 30 centesimi. Al terzo posto troviamo l’acqua San Bernardo, con un prezzo medio di 47 centesimi a bottiglia. Passando alle acque minerali effervescenti naturali, a conquistare il podio è Uliveto (Prezzo medio: 0,51 euro/bottiglia), seguita da Acqua Lete (Prezzo medio: 0,38 euro/bottiglia) e Sangemini (Prezzo medio: 0,80 €/bottiglia).
Infine, la classifica è stata fatta anche sulle acque minerali frizzanti. Troviamo l’acqua Boario nella top 3 con un costo medio di appena 30 centesimi a bottiglia, seguita da Eva (Prezzo medio: 0,31 euro/bottiglia), finendo con Sorgesana e il suo incredibile prezzo che si aggira intorno ai 27 centesimi.