Sei tra le persone che dormono poco o tra le persone che dormo troppo? Fai attenzione perché potresti avere problemi.
Il sonno è una componente essenziale della nostra vita quotidiana, un periodo di riposo fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale. Tuttavia, la quantità di sonno necessaria può variare da individuo a individuo, portando a domande sulla giusta durata e sui potenziali rischi associati a dormire troppo o troppo poco.
La regola delle 7-8 ore di sonno notturno è stata per anni la norma raccomandata per gli adulti, ma la realtà è che non esiste un’unica regola adatta a tutti. Alcuni sono dormitori brevi, che dormono meno di 6 ore a notte, mentre altri sono dormitori lunghi, dedicando 9-10 ore o più al sonno. Entrambe le categorie presentano sfide e rischi legati alle loro abitudini di sonno.
Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, essere un breve dormitore non è necessariamente un vantaggio. Spesso, chi dorme meno di 6 ore per notte può soffrire di deprivazione del sonno, manifestando sintomi come stanchezza, sonnolenza diurna e problemi di concentrazione. La qualità del sonno è cruciale, e la mancanza di riposo può portare a una serie di problemi fisici e mentali. Ma che dire di chi dorme troppo?
Cosa succede se dormi troppo
Come abbiamo accennato, il sonno svolge un ruolo essenziale nel processo di consolidamento delle memorie e nella rimozione delle connessioni neurali non necessarie. Durante il sonno, avviene anche un processo di pulizia delle sostanze neurotossiche come la beta-amiloide, il cui accumulo è associato alla malattia di Alzheimer. Inoltre, il sonno contribuisce al benessere generale del corpo, riducendo l’attività cardiaca, la pressione e i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Uno studio condotto da ricercatori canadesi ha evidenziato che la durata ottimale del sonno per gli adulti è stimata tra le sei e le otto ore al giorno. E inoltre, sia il dormire poco (intorno alle 5 ore a notte) che il dormire troppo (oltre le 10 ore) sono associati a maggiori rischi di patologie cardiovascolari, obesità e diabete.
La correlazione tra la durata del sonno e il rischio di malattie cardiovascolari è stata confermata da un ampio studio condotto su oltre 116.000 persone in 21 paesi diversi. Si è visto che questo rischio aumenta del 17% per coloro che dormono 9-10 ore al giorno e del 41% per coloro che superano le 10 ore di sonno.
In alcuni casi, il dormire eccessivo può essere un sintomo di patologie sottostanti, come le apnee notturne o le ipersonnie primarie. Queste ultime, in particolare, richiedono un’indagine approfondita presso centri specializzati per distinguere tra diverse condizioni come la narcolessia o l’ipersonnia idiopatica.
In conclusione, un buon riposo è fondamentale per il nostro benessere, ma è cruciale trovare il giusto equilibrio. Chiunque sospetti di avere problemi di sonno dovrebbe rivolgersi a specialisti e considerare check-up regolari per mantenere sotto controllo la propria salute cardiovascolare. La consapevolezza della qualità e della durata del sonno può svolgere un ruolo chiave nella promozione di uno stile di vita sano e equilibrato.