La gravidanza fa invecchiare, ma partorire ringiovanisce: ecco l’assurda verità rivelata da un recente studio, è tutto vero.
Diventare mamma ha un impatto enorme sulla vita di una donna, sia sul piano fisico che su quello mentale. Parlando esclusivamente di cambiamenti fisici, la gravidanza porta ad un invecchiamento precoce, mentre dopo aver partorito l’età diminuisce anche al di sotto di quella anagrafica. Ecco cosa accade.
La gravidanza fa invecchiare
La sconvolgente verità, che forse le mamme conoscono già da diverso tempo, che la gravidanza fa invecchiare, è stata rivelata da un recente studio. La Yale School of Medicine ha esaminato gli effetti della gravidanza sul DNA femminile, concentrandosi nello specifico sulla metilazione del DNA, ossia un processo epigenetico che riflette il grado di invecchiamento delle cellule e dei tessuti. Il test è stato portato avanti su 119 pazienti, che sono state seguite sia durante il periodo della gravidanza che diverse settimane dopo il parto.
Quello che è emerso dallo studio è che durante la gravidanza le future mamme mostravano livelli di metilazione del DNA pari a quelli di persone con molti anni in più di loro, e le loro cellule erano invecchiate in maniera molto veloce di ben 2 anni. Dopo il parto invece, a circa 3 mesi dalla nascita dei bambini e delle bambine, le mamme sono letteralmente ringiovanite, mostrando un DNA che dimostrava dai 3 agli 8 anni in meno rispetto alla loro età anagrafica. Tra tutte le donne, quelle che sono ringiovanite di più sono state quelle che hanno allattato unicamente al seno.
Invecchiamento precoce, da cosa dipende?
Questo studio, unito ad altri analoghi incentrati sull’invecchiamento precoce, ci fa capire come il nostro fisico subisca o giovi di determinate situazioni, dello stile di vita e delle nostre abitudini quotidiane. Infatti, al pari della gravidanza, anche altri fattori incidono notevolmente sull’età biologica del nostro corpo, come ad esempio l’alimentazione, l’esercizio fisico, la qualità del sonno e lo stile di vita in generale. Le nostre abitudini determinano la nostra età, al di là di quando siamo effettivamente nati.
Infine, quello che emerge dallo studio, è che le neo-mamme e le future mamme dovrebbero ricevere un’assistenza molto più accurata di quella attuale, perchè la gravidanza è un momento molto intenso nella vita di una donna, e non deve essere sottovalutato e sminuito. Ciò che servirebbe, sarebbe un aiuto concreto da parte dei governi, cambiamenti sia strutturali che politici per migliorare l’intera vita materna, dal momento del concepimento fino a dopo il parto, con investimenti per la ricerca, per l’assistenza e il supporto psicologico. Arriveremo mai a un tale livello di civiltà?