Quel che sta succedendo a Jannik Sinner ha dell’incredibile, dopo l’innocenza dimostrata, però, spunta il forte pericolo
La vicenda che ha coinvolto Jannik Sinner ha del clamoroso e ha sollevato un polverone nel mondo del tennis. Il tennista italiano è stato trovato positivo al Clostebol, sostanza proibita, assunta accidentalmente dopo il contatto con un membro del suo staff. Una situazione paradossale, perché la sostanza era stata usata per curare un dito ferito del fisioterapista, che poi è venuto a contatto con lo stesso Sinner.
Ed ecco dimostrata l’innocenza dell’attuale numero 1 del ranking ATP: tuttavia, è stato comunque sanzionato restituendo i premi del torneo di Indian Wells e i 400 punti raccolti. Tantissime reazioni discutibili da parte del mondo del tennis, che non hanno mancato occasione di dimostrare tutta la sofferenza che provano nei confronti di Sinner.
Nick Kyrgios ha invocato una squalifica di almeno due anni, mentre Denis Shapovalov ha scritto su ‘X’: “Misure diverse per giocatori diversi. Non posso immaginare cosa stiano pensando i giocatori squalificati per contaminazione da sostanze“. Parecchi tifosi di altri tennisti si sono scagliati contro Sinner e la sentenza dell’antidoping, considerata troppo leggera ricordando altri casi di squalifica. Tuttavia, il pensiero che le cose possono cambiare è molto forte.
Sinner, può esserci il ricorso dell’antidoping: pericolo squalifica
La WADA, agenzia mondiale dell’antidoping, esaminerà la situazione di Sinner e valuterà se ci sono gli estremi per un ricorso impugnando la sentenza iniziale. Lo ha confermato la stessa WADA all’agenzia di stampa tedesca, che potrebbe portare la questione al Tribunale Arbitrale dello Sport a Losanna. L’ITIA ha scagionato Sinner, ritenendolo innocente, ma da regolamento gli ha sottratto premi e montepremi del torneo di Indian Wells.
E’ una decisione presa e arrivata in modo ufficiale, che può ancora cambiare qualora dovesse essere impugnata e portata a Losanna, se ritenuto necessario. Dunque, il pericolo di squalifica non è ancora del tutto scongiurato. Sinner, però, è innocente, al netto di tutte le interpretazioni possibili.
A parlare della situazione del tennista italiano è stato anche Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, ai microfoni di ‘LaPresse’: “Abbiamo preso un bello spavento, ma ne uscirà più forte di prima. Probabilmente ha avuto ricadute psicologiche in quei quattro mesi, ma ha comunque conquistato grandi risultati, pensate con che stato mentale ha giocato… Le critiche sono arrivati dai cretini e dai frustrati, quelli che hanno fallito miseramente pur avendo più mezzi tecnici di Sinner“.