Molti lavoratori hanno il diritto all’integrazione del 15% in busta paga, ma non lo sanno. È arrivato il momento di fare chiarezza.
Il trattamento integrativo che corrisponde al 15% degli straordinari, riconosciuti nei giorni festivi e durante il lavoro notturno, è indirizzato in favore di una determinata categoria di lavoratori.
Non si tratta di una novità, bensì della proroga di una misura già presente e che è stata confermata con la legge di bilancio 2024. Il suddetto trattamento integrativo rappresenta una detassazione delle ore di lavoro straordinario. Ma a chi spetta?
Integrazione del 15% in busta paga: scopri se spetta anche a te
L’integrazione del 15% in busta paga cui stiamo facendo riferimento altro non è che una detassazione dell’orario di lavoro straordinario, che garantisce una sorta di bonus extra. Tale integrazione è riconosciuta ai lavoratori del settore turismo e terme.
La misura è stata prorogata con l’approvazione della legge di bilancio 2024, confermando la legge di conversione del decreto lavoro 48/2023. Già nella bozza della legge di bilancio il governo aveva valutato l’idea di prorogare la suddetta misura, conservando le medesime caratteristiche e gli stessi requisiti dell’anno precedente.
L’intenzione del Governo è quello di concedere quest’opportunità ai lavoratori del settore turismo e terme per un ulteriore semestre, ovvero dal primo gennaio 2024 fino al 30 giugno dello stesso anno. Si tratta di una detassazione e, pertanto, possiamo definirlo un bonus temporaneo, riconosciuto nella busta paga dei lavoratori che operano nel settore privato turismo e terme. Per poter accedere al suddetto bonus è necessario che il lavoratore abbia un reddito inferiore a 40 mila euro.
Il 15% a cui stiamo facendo riferimento è calcolato sugli importi lordi dovuti per il pagamento delle ore di lavoro straordinario, svolte sia durante i giorni festivi che nell’orario notturno. Grazie alla proroga di questa misura i datori di lavoro avranno la possibilità di beneficiare di un taglio dei contributi del 4%, introdotto dalla legge 48-2023 e una detassazione di parte degli straordinari. Questo beneficio confluirà nella busta paga dei lavoratori.
Per poter accedere al trattamento integrativo è necessario che i lavoratori dipendenti presentino un’apposita richiesta al proprio datore di lavoro. In questa fase è necessario dimostrare di avere un reddito da lavoro dipendente relativo al 2022, che rispetti i limiti imposti dalla legge (ovvero i famosi 40 mila euro lordi all’anno). Il datore di lavoro avrà la possibilità di recuperare l’importo erogato mediante il conguaglio contributivo nel modello Uniemens.