Instagram, novità super grazie all’AI: cosa cambia

E’ arrivata una grande novità grazie all’intelligenza artificiale presente su Instagram, ma non solo: previsti cambiamenti anche su WhatsApp, si muove il gruppo Meta

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è sempre più presente sulle piattaforme, anche quelle di messaggistica. E’ uno strumento di lavoro molto ricercato, un profilo lavorativo oggi lo deve saper conoscere e utilizzare. Le ultime notizie riguardano le sperimentazioni che sta mandando avanti Meta che potrebbero cambiare il modo in cui si interagisce con l’AI su Instagram, ma anche su WhatsApp e Messenger.

Telefono con social media
Instagram, novità super grazie all’AI: cosa cambia (ANSA) linkcoordinamentouniversitario.it

La società, come riferito da Business Insider e riportato da Hwupgrade, sta lavorando a chatbot proattivi capaci di inviare dei messaggi non richiesti. In pratica, si tratta dell’invio di messaggi senza che gli utenti facciano qualcosa, ma basati sulle conversazioni precedenti. L’iniziativa si chiama Project Omni ed è stata sviluppata in collaborazione con la società di data Iabeling Alignerr.

Questa sperimentazione va avanti grazie ad AI Studio, con la creazione di chatbot personalizzati con cui gli utenti possono definire aspetto, personalità e contenuti del bot scegliendo su quale app di Meta farlo apparire. Una sorta di estensione digitale dell’umano creatore che riesce a ricordare i dettagli delle chat, adattando anche i messaggi in base all’interesse dell’utente.

Una grande novità sulle app di Meta grazie all’AI

I messaggi proattivi arrivano soltanto se l’utente ha scambiato con l’AI almeno cinque messaggi nelle ultime due settimane. Se non ci sarà risposta dell’utente, il chatbot non insisterà. Le risposte devono comunque essere coerenti con la personalità del bot e la conversazione precedenti: ci sarà un approccio positivo senza toccare argomenti delicati, a meno che non sia l’utente a sollevarli.

Meta
Instagram, novità super grazie all’AI: cosa cambia (ANSA) linkcoordinamentouniversitario.it

L’esempio dato da Alignerr è un bot sul cinema che potrebbe chiedere all’utente se vuole “qualche consiglio per la prossima serata film”. Una funzionalità in più che però genera dei dubbi sul consenso e sulla privacy. Infatti Meta ha già avvisato gli utenti di non condividere dettagli intimi nei feed pubblici di Meta AI, perché è possibile farlo anche senza rendersene conto.

Meta renderebbe il chatbot AI come un amico digitale dal quale prendere informazioni, soprattutto rendendolo più presente anche senza richiesta dell’utente. Il rischio è quello che possa diventare più invasivo di quanto non lo sia già. Non resta dunque che attendere per capire cosa succederà in futuro con questa nuova funzionalità.

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