Ai bambini occorre insegnare come fare per proteggersi dai bulli. Ecco il consiglio di una psicologa al riguardo.
I genitori devono insegnare tante cose ai loro piccoli affinché questi diventino delle persone equilibrate. Come trasmettere loro la capacità di difendersi da soli? Ecco il suggerimento di una psicologa che sottolinea come questo sia molto importante per i bambini.
Secondo i dati di Sorveglianza Health Behaviour In School Aged Children HBSC italia 2022 gli atti di bullismo a scuola sono più frequenti nei bambini tra gli 11 e i 13 anni. Se è il proprio figlio ad essere un bullo bisogna accertarsi se questo sia un atteggiamento occasionale o qualcosa di ripetuto. Innanzitutto bisogna guardare all’interno della propria famiglia, fare un esame del modo in cui ci si comporta quando si è arrabbiati.
Se il piccolo ha offeso un compagno di classe bisogna chiedergli come pensa di poter riparare, se la situazione poi si ripete a scuola sarebbe bene chiedere il sostegno di una psicologa che lavori sul gruppo e sulle relazioni. Come come si può insegnare ai bimbi a farsi rispettare?
Bambini e bullismo: cosa fare e cosa non fare
Può accadere che i bambini diventino oggetto di offese e di bullismo. Questo comporta non solo violenze fisiche ma anche psicologiche. La psicologa dell’infanzia Serena Costa su Nostrofiglio.it ha dato alcuni consigli in proposito ai genitori. Alcuni piccoli decidono di reagire ferendo chi li ha attaccati. Altri subiscono senza dire niente e rischiano di credere a ciò che dice il bullo di turno. Infine ci sono i piccoli che riescono a tenere un atteggiamento assertivo facendo capire all’aggressore che si è stati feriti.
L’esperta ha sottolineato che le mamme e i papà devono far riflettere i figli sulle dinamiche che si celano dietro a un’offesa spiegando che reagire d’impulso non è la soluzione. Secondo la psicologa i genitori non devono temere di affrontare questo argomento con i bimbi. Occorre chiedere loro come hanno reagito ricevendo offese fisiche o verbali.
Inoltre è bene che i genitori non intervengano direttamente nei conflitti. Questo perché i piccini potrebbero pensare di non essere capaci di gestire la situazione causando sentimenti di inadeguatezza. In questo modo poi i figli non riescono ad apprendere strategie utili per affrontare le ingiustizie che possono sempre ripresentarsi.
Per aiutare concretamente i bambini a difendersi da bullismo e offese non bisogna sostituirsi a loro e combattere al loro posto le loro battaglie. Il piccolo inoltre non va criticato, ma incoraggiato per i suoi successi. Ogni figlio va accettato così com’è, con il suo carattere. Le mamme e i papà devono essergli vicini ma aiutarlo a trovare da sé una soluzione, altrimenti non potrà rendersi autonomo.