Quest’anno il virus dell’influenza e quello del Covid-19 circoleranno parallelamente e sono entrambi pericolosi per i più vulnerabili. L’allarme di Preglisco.
I vaccini sono uno dei mezzi più utili per proteggere le persone durante le epidemie. È un concetto che alcuni tendono a dimenticare, anche se alcune malattie infettive sono state praticamente debellate grazie alla vaccinazione.
Anche se alcuni potrebbero pensare che si tratti solo di un brutto raffreddore, l’influenza è una malattia molto contagiosa che può essere grave, soprattutto tra le persone vulnerabili, come gli anziani o le persone con determinate malattie croniche, le donne incinte, le persone in sovrappeso o i bambini sotto i 6 mesi a rischio.
I sintomi influenzali più comuni sono:
- febbre alta (intorno a 39°)
- brividi
- grande fatica
- dolore muscolare
- mal di testa
- una tosse secca.
Non appena compaiono i sintomi, è importante che le persone vulnerabili consultino il medico per evitare la comparsa di complicazioni:
- grave infezione polmonare batterica (o polmonite)
- peggioramento di una malattia cronica come il diabete
- bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- insufficienza cardiaca.
Vaccino antinfluenzale: l’allarme di Pregliasco
Il Dottor Preglisco è un’autorità tra i medici virologi internazionali. Fabrizio Pregliasco è il ricercatore del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano, nonché direttore sanitario dell’IRCCS.
Gli ultimi giorni ha rilasciato un’intervista in cui lancia un allarme in merito all’influenza prevista per la stagione autunno-invernale del 2023. A quanto pare quest’anno bisognerà fare i conti sia con l’influenza che con il Covid che ha ripreso a circolare.
Il Dottore consiglia ai soggetti più fragili della popolazione di sottoporsi sia al vaccino antinfluenzale che a quello per prevenire il Coronavirus. “Si tratta di due vaccini distinti che sono somministrati contemporaneamente uno in un braccio e uno nell’altro senza che possa far correre rischi per la salute oppure provocare effetti collaterali.”
Il periodo più indicato per sottoporsi a vaccinazione e a partire dalla metà del mese di ottobre poiché la copertura inizia dopo dieci giorni dall’iniezione e dura per circa sei mesi. Come sottolinea il Dottor Pregliasco è possibile ottenere il vaccino gratis per i pazienti considerati a rischio, ovvero coloro che hanno malattie croniche, in particolare: cardiache, respiratorie, renali. E per coloro che svolgono attività professionali a contatto con la comunità, ad esempio medici, infermieri e Forze dell’ordine. Inoltre è prevista la somministrazione gratuita anche per gli over 60 e i bambini fino a 6 anni.