In pensione da subito con 20 anni di contributi è possibile ma serve un particolare requisito, controlla se puoi fare domanda

Da subito fuori dal mondo del lavoro con 20 anni di contributi. In pensione anticipatamente, ma occorre un particolare requisito. Di quale si tratta?

Il tema pensioni è sempre molto attuale e anche piuttosto caldo. Sono sempre di più gli italiani che sperano di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, ovviamente non rimettendoci in termini economici. Siamo in attesa di una riforma pensionistica che però ancora non sembra essere pronta.

In pensione da subito con 20 anni di contributi
In pensione con la gestione separata – foto: Ansa – linkcoordinamentouniversitario.it

Oggi, vogliamo parlarvi della possibilità di poter andare in pensione con 20 anni di contributi e gestione separata. Uscire anticipatamente dal mondo del lavoro non è impossibile. Tuttavia, occorrono dei requisiti ritenuti essenziali per poter presentare la domanda. Vediamo in che cosa consiste la gestione separata.

In pensione da subito con 20 anni di contributi ma serve un particolare requisito

In pensione con 20 anni di contributi. Non si tratta di un’utopia, ma di una possibilità che è stata data a milioni di italiani, i quali però dovranno avere un requisito necessario. È possibile andare in pensione con 20 anni di contributi grazie alla gestione separata. Questa è stata istituita esattamente nel 1995 in seguito al riforma Dini con la legge 335 del 1995, con il DM 282 del 1996.

È possibile iscriversi alla gestione separata per tutti i lavoratori autonomi che non hanno nessun obbligo di iscrizione alle casse professionali. Questi lavoratori sono tenuti, però, a versare dei contributi previdenziali alla gestione separata. Nel dettaglio, possono accedere a questo tipo di gestione tutti i lavoratori che forniscono una collaborazione continuativa e coordinata.

In pensione da subito con 20 anni di contributi è possibile
In pensione con 20 anni di contributi – foto: Ansa – linkcoordinamentouniversitario.it

Ma anche i lavoratori autonomi occasionali quando guadagnano più di 5000 euro l’anno e devono necessariamente aprire la partita IVA. Possono iscriversi alla gestione separata coloro che frequentano un dottorato con una borsa di studio, i volontari del servizio civile e i venditori a domicilio che lavorano in proprio.

Questo tipo di gestione, garantisce all’iscritto delle prestazioni previdenziali, una pensione supplementare ed un supplemento di pensione oltre che pensione ai superstiti. In questo caso, il calcolo della pensione avviene col metodo contributivo.

Facciamo l’esempio di un lavoratore di 67 anni, iscritto alla gestione separata con 20 anni di contributi e una retribuzione lorda che ammonta a 25 000 euro. Per poter calcolare il suo assegno, dovremmo andare ad individuare il montante contributivo.

L’aliquota contributiva ed il computo per gli iscritti per la gestione separata è pari al 33%, ovvero quella prevista per i lavoratori dipendenti. Questo è quanto stabilito dall’articolo 1, comma 79, della legge numero 92 del 29 giugno 2012.

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