La ricarica delle auto elettriche è il punto debole della rivoluzione green dell’automotive, ma siamo a un punto di svolta: ecco cosa cambia
Quando i consumatori hanno cominciato ad acquistare auto elettriche, il sollievo di non dipendere più dall’acquisto del carburante, sempre più costoso, aveva nascosto sotto il tappeto il grande problema delle auto elettriche: la modalità di ricarica.
Come ormai è noto, infatti, le auto elettriche hanno una buona autonomia ma necessitano di tempi di ricarica anche molto lunghi che rendono talvolta molto scomodo l’utilizzo continuo di un’auto green. Certo, è possibile utilizzare la modalità di ricarica rapida, ma si tratta di una procedura molto delicata e potenzialmente poco sicura che comunque a oggi dura in media 31 minuti.
L’immissione di grandi quantità di energia all’interno di una batteria agli ioni di litio, infatti, surriscalda la batteria fino a indurre reazioni chimiche indesiderate e pericolose. Proprio per questo motivo la “ricarica rapida” tanto rapida non è, dal momento che si impiega almeno un’ora oppure, stringendo i tempi al massimo, comunque venti minuti.
Questo gigantesco problema pratico si sta trasformando in una zavorra non indifferente per le vendite delle case automobilistiche che hanno investito nell’elettrico e, come accade sempre, sono motivazioni economiche a spingere la ricerca di una soluzione tecnica più adeguata.
Prossimo obiettivo: ricarica rapida in 10 minuti
Attualmente la Hyundai ha fatto sapere che la sua Ioniq 6 è in grado di accumulare l’energia necessaria a percorrere 321 Km nel giro di 18 minuti. Promette di fare ancora meglio Lucid Motors, che assicura di poter ricaricare la sua berlina Air in 12 minuti per assicurarle l’autonomia necessaria a percorrere sempre i famosi 321 Km che sono l’unità di misura standard per questo tipo di ricarica.
Sembra comunque troppo e, per questo motivo, è sceso in campo addirittura il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che ha cominciato a lavorare sulla creazione di batterie al litio in grado di ricaricarsi dell’80% in 10 minuti senza surriscaldarsi e senza costituire un pericolo né per l’auto in cui sono installate né per il guidatore.
Va precisato che a oggi le nuove batterie sono in fase di progettazione e quindi non sono in vendita né si sa quando lo saranno ma è chiaro che il settore dell’automotive sta spingendo con tutte le proprie risorse allo scopo di superare questo gigantesco iceberg contro cui potrebbero impattare e sgretolarsi le aspirazioni del settore, che fino a questo momento erano state altissime ma stanno venendo sostanzialmente deluse dalla tiepida accoglienza dei consumatori.