Il migliore ospedale italiano è a Roma

A Roma è presente il primo tra i 50 ospedali migliori del mondo. Questo, secondo una classifica che ne ha analizzati ben 2.400 di 30 paesi.

Roma, la Città Eterna, si distingue non solo per la sua straordinaria storia millenaria e la ricchezza artistica, ma anche per essere riconosciuta a livello mondiale nel settore ospedaliero. Per ben quattro anni consecutivi, la capitale ha ottenuto un prestigioso riconoscimento nel campo della salute, essendo presente nella classifica del magazine americano Newsweek, in collaborazione con Statista R.

L'opedale migliore in Italia
L’opedale migliore in Italia secondo la classifica del 2024 – (linkcoordinamentouniversitario.it)

In questa classifica, la città vanta uno dei migliori ospedali del mondo, un titolo di grande importanza e unico per l’Italia. Questo successo sottolinea l’eccellenza e l’innovazione nel settore sanitario, confermando la posizione di Roma come centro non solo di straordinaria cultura, ma anche nella cura della salute. Si tratta, infatti, dell’unico ospedale italiano tra i primi 50 al mondo su una classifica di 250.

Roma: al 35esimo posto per l’eccellenza ospedaliera nel mondo

Anche per questo 2024, il Policlinico Gemelli si classifica il migliore ospedale d’Italia secondo la classifica annuale del magazine americano Newsweek. Oltre alla conferma di questo prestigioso traguardo, il Policlinico si alza in classifica passando dal 38esimo posto dello scorso anno al 35esimo attuale.

Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma
Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma (credit: @policlinicogemelli.it) – (linkcoordinamentouniversitario.it)

“Il primato del Policlinico Gemelli è per noi motivo di grande soddisfazione – ha commentato con orgoglio il presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, a La Repubblica – il punto di forza del Policlinico Gemelli è nella sua storia e nella sua missione di ospedale al servizio di tutti che coniuga cure e ricerche di avanguardia, ma anche formazione di medici e operatori sanitari. Un modello che unisce la continua innovazione tecnologica e gestionale, con l’eccellenza nell’assistenza ai pazienti. Risultati resi possibili dal costante supporto economico dei Fondatori, Università Cattolica e Istituto Toniolo, e dal quotidiano impegno di migliaia di donne e di uomini, coinvolti professionalmente e sovente anche emotivamente, nella missione del Gemelli”.

In realtà, sebbene si parli del posto più alto in classifica per quanto riguarda l’Italia, nella lista dei 250 ospedali mondiali, spiccano altre eccellenze italiane. Al 35° posto troviamo il Policlinico Gemelli, seguito dal Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano al 52° posto. A seguire, l’Irccss Ospedale San Raffaele-Gruppo San Donato al 57° posto. L’Istituto clinico Humanitas di Rozzano al 65° posto, e a poca distanza, il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna al 66° posto.

Altri ospedali italiani presenti nella lista includono l’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona al 103° posto, l’Ospedale policlinico San Matteo di Pavia al 117° posto. L’Azienda ospedaliera di Padova si trovaa al 118° posto, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo al 135° posto, il Presidio ospedaliero Molinette – Aou Città della Salute e della Scienza di Torino al 165° posto, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze al 187° posto, gli Spedali Civili di Brescia al 202° posto.

Infine, l’Azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea di Roma al 211° posto, e l’Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia al 215° posto. Nonostante queste eccellenze, notiamo, tuttavia, la mancanza di strutture nel Sud d’Italia nella lista.

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