Ignazio Boschetto, ecco la malattia che ha: lo costringe a vivere senza un organo (linkcoordinamentouniversitario.it / ansafoto)
Il cantante de Il Volo è costretto a condividere la sua vita con una patologia invalidante, che gli ha anche “rubato” un organo: ecco cos’è
Nato a Bologna il 4 ottobre 1994, Ignazio Boschetto fa parte del trio Il Volo con Piero Barone e Gianluca Ginoble e i tre sono stati i primi artisti italiani che hanno firmato un contratto diretto con una major statunitense, la Geffen. Oggi sono famosi in tutto il mondo, ma ecco Ignazio Boschetto con cosa deve convivere.
Non è affatto un periodo facile per Ignazio Boschetto. Di recente, infatti, ha perso il padre, stroncato da un male improvviso che l’ha strappato all’affetto della sua famiglia. Parallelamente, sua mamma ha dovuto combattere contro un tumore, che l’ha messa a dura prova. Anche Ignazio Boschetto, però, deve fare i conti con una malattia: ecco cosa ha.
Fin da quando è piccolo, Ignazio Boschetto deve fare i conti con una patologia importante. Si tratta dell’agenesia, una condizione che comporta la mancanza parziale o completa di un organo o di più organi. Questa malattia si sviluppa già nell’embrione e, nei primi istanti di vita del feto, si manifesta in modo importante: ecco qual è l’organo a cui ha dovuto rinunciare Ignazio Boschetto.
Il cantante de Il Volo è nato senza un rene e, sebbene oggi sia grande e grosso, di fatto deve convivere con questa mancanza. Poiché è così fin da quando è piccolo, i medici conoscono la sua situazione e sanno gestirla al meglio, infatti oggi Ignazio Boschetto conduce una vita normale e soddisfacente. Nel caso del cantante, si parla di agnesia renale unilaterale: quella bilaterale, invece, è molto più grave e molto spesso è incompatibile con la vita.
Le cause di questa malattia sono principalmente genetiche e intervengono già nel momento di formazione del feto. L’agnesia unilaterale coinvolge circa 1 bambino ogni 2000 nati e, sebbene possa essere sospettata già in ecografia, va poi confermata con una diagnosi successiva alla nascita, che deve verificare anche la funzionalità del rene presente e il suo stato di salute. Chi soffre di questa patologia ha un rischio maggiore di sviluppare una malattia renale cronica nel corso della sua vita, soprattutto se l’unico rene presente ha anche delle anomalie anatomiche.
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