Importanti novità in arrivo anche per quanto riguarda i fringe benefit per i dipendenti. Vediamo insieme cosa cambierà nel 2024.
Il Governo Meloni ha approvato importanti novità anche riguardo ai fringe benefit destinati ai lavoratori dipendenti. In questo articolo vi spieghiamo cosa cambierà dal prossimo anno.
I fringe benefit sono tutta quella serie di agevolazioni che permettono ad un lavoratore dipendente di risparmiare sul suo stipendio. Rientrano nella categoria dei fringe benefit i buoni pasto e i buoni spesa, l’auto aziendale, il computer e il cellulare aziendale, gli alloggi dati gratuitamente ai dipendenti fuori sede, certi tipi di assicurazione e di borse di studio.
Sono a discrezione del datore di lavoro che può decidere se darli o no ai propri dipendenti. Ad oggi i fringe benefit in Italia non sono obbligatori. Il Governo, con il decreto lavoro dello scorso maggio, aveva apportato una grande novità portando fino a 3000 euro la soglia di detassazione dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli minori a carico. Altre novità importanti arriveranno nel 2024.
Già nel 2023 il Governo di Giorgia Meloni aveva apportato cambiamenti significativi riguardo ai fringe benefit, in particolare per i lavoratori dipendenti con figli minori. Nel 2024 ci saranno ulteriori novità e questa volta interesseranno tutti.
Ad oggi la soglia di detassazione dei fringe benefit per i lavoratori senza figli è di 258 euro. Nel 2024 salirà a 1000 euro: il quadruplo. I sindacati hanno protestato per mesi per arrivare a questo risultato. Le principali sigle sindacali ritenevano ingiusto applicare una forbice così ampia tra la soglia di detassazione dei dipendenti con figli e quella dei dipendenti senza figli. Per chi ha figli, invece, il limite massimo entro cui non si pagheranno le tasse si abbasserà leggermente passando dagli attuali 3000 euro a 2000 euro. Ma le novità non sono finite.
Già nel 2023 tra i fringe benefit di cui un lavoratore dipendente può beneficiare sono state inserite le utenze domestiche. In pratica se un’azienda vuole, può sostenere i dipendenti nel pagamento delle bollette di luce e gas. A partire dal 2024 tra i fringe benefit verranno inseriti anche il mutuo e l’affitto. Considerando che l’inflazione continua a crescere e con essa le rate dei mutui e i canoni degli affitti, questo rappresenta un aiuto enorme per i lavoratori, soprattutto per quelli con stipendi medi.
Continueranno a fare parte dei fringe benefit il cellulare e il computer aziendale, i buoni spesa, l’auto aziendale ma, purtroppo, non sono stati inseriti gli abbonamenti per i mezzi del pubblico trasporto: sarebbe stato un modo utile per incentivare la mobilità sostenibile, un aiuto per i lavoratori e anche per l’ambiente. Non è escluso, però, che il Governo Meloni valuti questa possibilità in futuro, magari proprio con la prossima manovra di Bilancio.
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