Brutto ritorno alla realtà per Francesco Facchinetti. Nonostante la spesa folle, gli interventi sono andati male: ecco cosa è successo
Nato a Milano nel maggio del 1980, il figlio del talentuoso Roby Facchinetti dei Pooh è un personaggio molto famoso. Conduttore televisivo ed anche cantautore, nonché imprenditore e procuratore sportivo, Francesco Facchinetti ha avuto una vita tutt’altro che lineare. La mamma, infatti, quando lui ha solo nove anni abbandona la famiglia e si trasferisce in una comune cattolica, dove aiuta i tossicodipendenti e i disagiati della stazione di Milano Centrale: oltre a questo disagio, poi, nella vita di Facchinetti ce ne sono stati molti altri.
Come ha raccontato lui stesso nell’autobiografia Quello che non ti aspetti, Francesco Facchinetti deve fare i conti da tutta la vita con la dislessia e con le conseguenze di questo disturbo sull’apprendimento scolastico. Nonostante questa partenza in salita, però, Francesco Facchinetti riesce a ritagliarsi un posto d’onore nel panorama televisivo e mediatico italiano e oggi è un imprenditore e un procuratore molto stimato: ecco però cosa c’è da sapere sulla sua salute.
Francesco Facchinetti, gli interventi falliti
Il figlio di Roby Facchinetti non ha mai nascosto le proprie debolezze e, a partire da quelle del suo passato fino a quelle più attuali, ne ha sempre parlato con trasparenza e onestà. Uno dei problemi che l’hanno afflitto in questi ultimi anni è quello della perdita dei capelli, che non lo faceva sentire a posto con sé stesso e con la propria immagine.
Il procuratore, infatti, soffre di alopecia androgenetica, che gli ha causato una stempiatura ben evidente già ai vent’anni di età. Per contrastarla, Facchinetti ha ammesso di aver speso anche 10mila euro in due trapianti, andati però male: dopo qualche periodo, purtroppo i capelli impiantati ritornavano a cadere senza speranza.
Dopo questi fallimenti, Francesco Facchinetti si è quindi affidato alla patch test e si è regalato una nuova chioma con il patch cutaneo: si tratta di una vera e propria protesi che si applica sul cuoio capelluto e che rinfoltisce i capelli in un modo molto naturale e poco invadente.
Con questa nuova soluzione, l’artista quarantaquattrenne può godere ancora dei suoi capelli e può sentirsi molto meglio guardando la propria immagine, dimenticando definitivamente l’alopecia androgenetica, patologia con la quale – come detto – combatte da quando ha vent’anni.