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Foto dei figli sui social, la nuova legge spaventa i genitori: non si può più fare

Zona grigia ormai da diverso tempo, ci si interroga sempre più frequentemente sulla pubblicazione delle foto dei figli sui social.

Da tempo l’opinione pubblica si divide sulla condivisione online delle foto di minori. Proprio perché non esiste l’oblio digitale e quello che diventa del web resta del web, non è possibile cancellare un contenuto con la certezza che questo sia stato rimosso per sempre. Ma non solo. Trattandosi di un’esposizione pubblica, capillare e quasi “broadcast”, le foto dei nostri figli o nipoti possono finire in mano anche alle persone sbagliate, libere di fare quello che vogliono con l’immagine dei minori.

Cosa succede se si pubblicano foto di minori online – Linkcoordinamentouniversitario.it

Ecco perché attorno al tema negli ultimi anni c’è un’attenzione crescente e costante. Tant’è che sono anche tantissimi ora i commenti sotto i post delle celebrità nei quali si può leggere a gran voce di non esporre più i minori sui social per la loro sicurezza tanto oggi quanto domani. Ma cosa dice la legge a riguardo? La nuova normativa limita non poco la libertà d’azione digitale dei genitori.

Più privacy, meno social: cosa dice la legge sulle foto dei minori online

Sul magazine ‘Dipiù Tv‘, l’avvocato Maria Greco ha fatto il punto della situazione circa l’esposizione dei minori sui social. Nello specifico, la legge vigente è volta a proteggere i minori online. Tant’è che è stata riconosciuta non solo la loro maggior vulnerabilità (raramente c’è il consenso prima della pubblicazione di un contenuto in questo caso), ma anche la necessità di tutelarli quanto più possibile proprio in virtù di quanto detto prima circa sia l’identità che l’oblio digitale.

Pubblicare foto di minori online è reato – Linkcoordinamentouniversitario.it

In pochi sanno ad esempio che per la legge pubblicare foto di minorenni è reato se hanno meno di quattordici anni. Età in cui il minore può esprimere in maniera totalmente consapevole il suo consenso circa la pubblicazione o meno della sua immagine online, tanto da poter aprire anche un account social. Ma non solo. Nel caso in cui il minore acconsenta a farsi fotografare, questo non implica automaticamente la condivisione delle foto online.

Ogni pubblicazione richiede un consenso separato e specifico e non va confuso con il semplice consenso allo scatto della foto“, ha sottolineato l’avvocato. In assenza del consenso quindi si configura una violazione dei diritti all’immagine e alla riservatezza dei minori. Aspetto questo che si complica nel caso in cui abbiano meno di quattordici anni e uno dei due genitori (o entrambi) si siano espressi contrariamente alla pubblicazione di foto non solo da parte di terzi, ma anche tra loro.

Karola Sicali

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