Il calcio italiano si ritrova a gestire un altro caso disdicevole, con il problema degli stadi che continua a essere di rilevanza assoluta
L’uscita dell’Italia da Euro 2024 ha scoperchiato per l’ennesima volta il Vaso di Pandora sui problemi del calcio italiano. Negli ultimi giorni tutti hanno espresso la loro opinione, chiaramente accusando la squadra di Luciano Spalletti e lo stesso commissario tecnico.
Tuttavia, i problemi della Nazionale hanno radici più profonde con una mancanza di talento che inevitabilmente si riflette sulla qualità del campionato e su quella degli azzurri. Ricostruire infrastrutture di alto livello e investire sui settori giovanili potrebbe essere una delle soluzioni.
Bisogna comunque sottolineare che anche le serie inferiori, che prima erano una gran palestra per i giovani italiani, dovrebbero ricevere delle riforme in modo tale che non si verifichino fallimenti e mancate iscrizioni. E’ il caso della Serie C, che è un campionato a tre gironi per un totale di 60 squadre.
Ma più si scende nella piramide del calcio italiano e più si trovano casi che col passare del tempo diventano dei veri e propri disastri, spesso lasciando le province senza ‘il pallone’ per i motivi più disparati. Tra questi, c’è l’assenza di uno stadio che inevitabilmente condiziona la stagione.
Il Principato di Colli ha ricevuto un ‘no’ dall’amministrazione comunale per l’uso dello stadio e dunque non si iscriverà al campionato di Promozione. Già la scorsa stagione si era palesato questo tipo di problema, anche se la società aveva deciso di giocare su un altro campo. Ma la scelta stavolta non ha lasciato spazio ad altre interpretazioni: niente stadio, niente iscrizione.
Non ci sarà continuità dopo la salvezza agevole conquistata la scorsa stagione, tra l’altro giocando tutte le partite casalinghe al De Santis di Arce, colpa dell’indisponibilità del Margherito di Monte San Giovanni Campano. Chiaramente, c’è stata tanta sorpresa dopo la decisione del Comune, visto che erano stati avviati i lavori di ristrutturazione.
I lavori erano giunti quasi alla conclusione, mancavano ancora pochi interventi e poi lo stadio sarebbe stato pronto. Ma si è fermato tutto, niente conclusione dei lavori e salta quindi l’iscrizione al campionato. Lo ha annunciato lo stesso Principato di Colli sui suoi profili social. Il posto vacante verrà preso da una ripescata. Un problema enorme per la FIGC che ogni anno si ripresenta più spietato che mai e non sembra esserci soluzione.
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