La FIFA va allo scontro totale, si andrà per via legali per il calendario saturo: un’azione legale mossa alla Commissione Europea
Le critiche ricevute dalla FIFA per la composizione del calendario internazionale non hanno portato dei passi indietro a Gianni Infantino. Il presidente del massimo organismo calcistico del mondo era già finito nell’occhio del ciclone per l’assegnazione al Qatar per il Mondiale di due anni fa.
E anche per l’aumento delle partecipanti al Mondiale 2026 a 48 squadre. Una situazione che ha generato tanti dubbi tra tifosi e addetti ai lavori, considerata soltanto una trovata per aumentare i ricavi commerciali senza badare troppo allo stato attuale del calcio.
Si parla di Mondiale ed è inevitabile pensare anche al Mondiale per Club, che dal 2025 vedrà la riforma della competizione con la partecipazione di 32 squadre. La competizione si giocherà dopo la fine di tutti i campionati e delle competizioni continentali e vedrà le squadre incassare anche diversi milioni.
Tuttavia, sono già arrivati degli esposti alla Commissione Europea da parte dei sindacati dei calciatori – su tutti, quelli di Francia, Inghilterra e Italia – che vorrebbero la soppressione del Mondiale per Club. E questo riguarda anche le leghe europee, che accusano la FIFA di decidere in totale autonomia senza dialogare con altri soggetti nel mondo del calcio.
Secondo l’esposto, la FIFA violerebbe le norme di concorrenza e dopo una prima fase di non risposta, il massimo organismo del calcio ha deciso di rilasciare un comunicato: “Il calendario attuale è stato approvato all’unanimità dal consiglio FIFA, composto dai rappresentanti di tutti i continenti, compresa l’Europa, a seguito di una consultazione completa e inclusiva, che ha incluso la Fifpro e gli organi di Lega“.
Prosegue il comunicato apparso sui canali ufficiali: “Alcune leghe in Europa agiscono con interesse commerciale, ipocrisia e senza considerazione per tutti gli altri nel mondo. A quanto pare, questi campionati preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive, che spesso comportano lunghi viaggi in tutto il mondo. Al contrario, la FIFA deve tutelare gli interessi del calcio mondiale“.
Insomma, la sensazione è che la vicenda durerà ancora per diversi mesi, la partita è apertissima. La decisione dell’UE sull’eventuale abuso dominante della FIFA potrebbe ribaltare la situazione e far saltare il Mondiale per Club. Nessuno vuole fare dei passi indietro sulla vicenda.
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