Facebook e Instagram aiutano i genitori a gestire la presenza dei figli sui social: la nuova funzione è un’idea geniale.
Uno dei problemi più grandi dei social è che le società che li gestiscono entrano in possesso di moltissimi dati personali degli utenti, tra cui naturalmente il genere, l’età, il numero di telefono, l’email e tutte le informazioni tecniche sulle attività sulle piattaforme.
Nella maggior parte dei casi questo significa che Instagram e Facebook sono in grado di manipolare quello che vediamo sui nostri Feed e sono in grado di profilare i messaggi pubblicitari che ci arrivano in maniera da proporci prodotti che ci interessano davvero spingendoci a fare acquisti.
Se questo problema è importante ma ha comunque conseguenze controllate sulla vita online degli adulti, è anche sempre più evidente che i giovani e gli adolescenti fanno invece moltissima fatica a non finire travolti dagli algoritmi che regolano i social, che sono infatti programmati in maniera da allungare il più possibile il tempo di permanenza di un utente su una piattaforma, quindi letteralmente di “incastrarlo” in uno scrolling continuo.
Questo fa sì che molti utenti finiscono a scrollare pigramente sui social per molte ore, soprattutto nel cuore della notte, quando invece dovrebbero dormire. Considerando i problemi di salute fisica e mentale che questo potrebbe comportare, per una volta Meta ha deciso di utilizzare per una buona causa i dati personali su cui ha costruito la sua fortuna.
I “nudge notturni” di Facebook e Instagram: l’idea geniale
Meta ha annunciato che presto saranno attivi in tutto il mondo degli speciali messaggi che compariranno nelle ore notturne sulle piattaforme social. Questi messaggi, chiamati “snudge”, svolgeranno in pratica la funzione della sveglia, segnalando all’utente che sta passando troppo tempo su Instagram e Facebook invece di dormire.
Esattamente come le sveglie che suonano ogni 10 minuti quando vengono posticipate, gli snudge compariranno sugli schermi degli utenti giovani e adolescenti (cioè sui telefoni dei minorenni) per spiegare loro che è forse è arrivato il momento di chiudere i social e pensare a dormire.
Un singolo avvertimento di certo non porterebbe ad alcun risultato, ma sicuramente un’interruzione delle attività ogni dieci minuti sarà abbastanza fastidiosa da spingere i ragazzi a scollegarsi definitivamente dai social e a lasciare definitivamente lo smartphone.
Considerando che potrebbe essere utile anche per determinati adulti che hanno problemi di dipendenza dai social network, Meta potrebbe arrivare a permettere l’attivazione degli snudge su tutti i dispositivi, anche su quelli degli adulti, ma in questo caso con un’attivazione manuale.