Extraprofitti, polemiche, e movimenti in Europa: come la BCE si esprime e qual è la posizione dell’Italia rispetto al resto del continente.
La questione che verte attorno gli extraprofitti è sempre più scottante, specialmente per l’Italia che sembra finalmente assumere una posizione. Il punto è che analizzarla non è semplice senza considerare l’intero contesto europeo. Dalle mosse degli altri Paesi, fino alla reazione al piano posto in essere dal Governo.
Sulla base di queste premesse, risulta evidente capire cosa sono gli extraprofitti, quali sono i loro effetti, e qual è stata la reazione della BCE rispetto alle decisioni legate a questi movimenti. L’equilibrio europeo è sempre più precario, dalla polveriera balcanica fino ad oggi, le questioni economiche sono sul filo del rasoio.
Con extraprofitti intendiamo far riferimento agli incrementi dei tassi di profitto dovuti a variazioni improvvise. Queste ultime possono esser di diversa tipologia, ma nel caso corrente la scelta determinata dalla BCE ha una ragione d’essere legata ad un obiettivo specifico.
Per contrastare l’inflazione galoppante, quest’ultima è stata categorica, ha deciso di aumentare i tassi di interesse. La situazione non risulta favorevole per i titolari di mutui, infatti le reazioni dei vari Paesi europei riguardano proprio il fronteggiare questa decisione in modo da non gravare sui contribuenti. Ecco come hanno reagito in Europa.
Extraprofitti e polemiche in Europa, ecco al posizione dell’Italia
Dalla Spagna alla Francia e alla Germania, fino all’ultima arrivata Italia: come hanno reagito le rispettive economie? Ebbene, ogni Paese si muove sulla base dei proprio obiettivi. Entro il 2024 la Spagna mira a raccogliere 3 miliardi di euro dalla tassa sulle banche che hanno determinato gli extraprofitti. La ratio della tassa implica un onere di circa il 4,8% sul reddito netto da interessi e da commissioni nette al di sopra degli 800 milioni di euro. Ovviamente ad essere colpiti sono stati gli istituti bancari concentrati nel settore domestico. Francia e Germania non sono da meno, c’è un forte dibattito sulla questione, ma decidono di non tassare e di prendere altre vie. E l’Italia?
Una situazione contraddistinta da un acceso dibattito, diversi punti di vista, e soprattutto molteplici soluzioni poste in essere. Anche in Italia l’obiettivo è quello di aiutare i titolari dei mutui proprio in seguito all’aumento degli extraprofitti, le polemiche però attorno alla svolta tutta italiana sono abbastanza importanti. Alla BCE la mossa italiana di tassare gli extraprofitti delle banche, non è assolutamente piaciuta.
In sostanza, anche l’Italia vorrebbe procedere con la suddetta tassazione per aiutare i titolari di mutui. Ciò è presentato dal decreto Omnibus del 10 agosto 2023. L’obiettivo della tassa è quello di fare “giustizia sociale”, a fronte della drammatica situazione che ha portato non solo ad aumento delle rate dei mutui, ma il tutto con la presenza di un tasso variabile.
Se la maggioranza e l’opposizione al Governo sono quasi tutti d’accordo sulla misura, non può dirsi lo stesso per BCE e mercati finanziari.