Come funziona il pagamento dell’Imu per i coniugi separati e quali sono le regole per l’esenzione? I particolari che non tutti conoscono
L’Imu, ovvero la principale imposta legata al possesso di un immobile con esclusione delle prime case (ad eccezione di quelle ‘di lusso’ incluse in specifiche categorie) è nota a tutti per quanto riguarda le sue caratteristiche principali. Ma quando la si valuta in contesti particolari, come ad esempio nel caso di due coniugi separati, i dettagli da tenere in considerazione aumentano e non tutti ne sono a conoscenza.
Non solo per quanto concerne il pagamento ma anche per ciò che riguarda le eventuali esenzioni. In questo articolo andremo ad approfondire proprio le casistiche legate all’esenzione dell’Imposta municipale unica a seguito di una procedura di separazione tra coniugi.
Separazione tra coniugi ed esenzione Imu, regole e chiarimenti per ottenerla
Del resto la separazione tra coniugi è una procedura complessa tanto più se entrano in gioco le imposte relative alle proprietà immobiliari. Ma è essenziale conoscere nel dettaglio i meccanismi che la regolano per non rischiare di ritrovarsi dinnanzi a cattive sorprese dal punto di vista economico. Come dicevamo l’Imu è applicata quasi unicamente, nel contesto abitativo, alle seconde case mentre per la prima casa con residenza principale è prevista l’esenzione fiscale.
A seguito della separazione, qualora l’abitazione di proprietà di un coniuge venga destinata all’ex, l’obbligo di versare l’Imu ricade proprio sull’assegnatario della casa. Sarà dunque sua la responsabilità, in veste di utilizzatore dell’appartamento, di pagare la tassa mentre il coniuge non assegnatario sarà esente dal versamento, questo anche nel caso in cui sia il legittimo proprietario della casa.
Esiste una specifica normativa di riferimento che regolamenta queste dinamiche fiscali in caso di coniugi separati e si tratta dell’articolo 4 inserito nel DL numero 16/12. In esso viene specificato che qualora l’assegnazione della casa coniugale venga stabilita a seguito di sentenza di separazione legale, insorgerà un diritto di abitazione in capo al coniuge ‘assegnatario’. Dunque a meno che l’abitazione non sia considerata principale, andrà pagata l’Imu.
Importante è anche sottolineare che per il coniuge non assegnatario, pur proprietario dell’immobile, non dovrà considerare l’appartamento come seconda casa fintanto che l’ex coniuge vi abiterà. Solo qualora in futuro dovesse tornare in possesso dell’immobile e qualora nel frattempo abbia altre abitazioni di proprietà, dovrà effettuare i dovuti versamenti dell’imposta.