“È partita l’epidemia”, e si è verificato un boom di casi per il morbillo: come mai questa diffusione ha generato così diffusa apprensione e timore nella popolazione?
L’incremento dei casi di morbillo è preoccupante: solo nei primi tre mesi del 2024 in Italia sono stati riportati 213 casi, rispetto ai 43 casi registrati nell’intero anno precedente. Questi numeri evidenziano l’urgente necessità di affrontare il problema del morbillo. Recentemente, la Regione Liguria ha adottato un piano straordinario di vaccinazione in risposta ai crescenti ricoveri legati a questa malattia.
Boom di casi per il morbillo
Il dottor Matteo Bassetti, esperto in malattie infettive, ha espresso preoccupazione riguardo alla possibile diffusione dell’infezione e ha previsto problemi per la stagione estiva. La tendenza all’aumento dei casi, evidenziata dall’Istituto Superiore di Sanità, conferma tale preoccupazione. Nel 2023, il sistema di sorveglianza dell’ISS ha registrato un aumento significativo dei casi, passando dai 15 casi del 2022 ai 43 dell’anno successivo. Inoltre, circa un quarto dei casi ha presentato complicazioni, principalmente diarrea, polmonite, insufficienza respiratoria, cheratocongiuntivite ed epatite.
Ma perché il morbillo continua a destare timori? Quali sono le possibili complicazioni di questa infezione virale, specialmente per gli adulti non immunizzati né attraverso l’infezione naturale né tramite il vaccino?
Come mai ne hanno tutti così paura?
Il morbillo, causato da un virus della famiglia dei Paramixovidae, è altamente contagioso e si trasmette esclusivamente tra esseri umani. Una volta contratto, offre un’immunità teoricamente permanente. Ma la malattia continua a diffondersi, specialmente nei bambini verso la fine dell’inverno e in primavera.
La trasmissione avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, principalmente attraverso goccioline respiratorie disperse nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni e la contagiosità può persistere fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea.
I sintomi iniziali includono tosse secca, naso che cola, congiuntivite e febbre, seguiti dall’eruzione cutanea caratteristica. Le complicazioni, sebbene rare, possono essere gravi, soprattutto nelle persone fragili o immunodepresse, e includono otite media, laringite, polmonite e encefalite.
La prevenzione del morbillo si basa principalmente sulla vaccinazione. La protezione offerta dal vaccino è elevata, con un’efficacia che raggiunge quasi il 100% con la dose di richiamo. È importante completare il ciclo vaccinale per garantire un’adeguata protezione. Inoltre, la vaccinazione precoce dopo l’esposizione a un individuo infetto può mitigare i sintomi o prevenire del tutto la malattia.
Il rischio di epidemie è legato alla mancanza di protezione vaccinale nella popolazione. Gli adulti non immunizzati sono particolarmente vulnerabili e possono essere esposti a complicazioni più gravi.