Doppia pensione 2024, si può chiedere all’Inps se la prima è insufficiente, approfitta subito

L’ordinamento italiano non ostacola la doppia pensione, in presenza di tutti i requisiti necessari: ecco come richiederla all’Inps.

Molti pensionati italiani ricevono un cedolino mensile non adeguato all’attuale costo della vita. La legge italiana però non impedisce di poter ricevere una doppia pensione, a condizione che si rispettino determinati requisiti e condizioni dettate dalla normativa.

Doppia pensione 2024: chiedere Inps
L’ordinamento italiano permette la possibilità di ricevere una doppia pensione – (Linkcoordinamentouniversitario.it)

Un doppio trattamento economico previdenziale è possibile secondo la normativa, ma tutto passa dalla presenza di una o più condizioni. Sulla base delle informazioni rilevate dall’Osservatorio Casellario centrale pensionati, sembra chiaro che tante persone ricevano una doppia pensione nel 2024.

Da specificare che l’Inps non rilascia un doppio cedolino solo perché l’importo della pensione impedisce di soddisfare le esigenze del nucleo familiare. Entriamo nei dettagli per capire come si può richiedere un’altra pensione da affiancare a quella presente.

La normativa italiana sulla doppia pensione: i casi di ammissibilità e i limiti di reddito

La doppia pensione non può essere richiesta da tutti i pensionati italiani perché esistono limiti, criteri e condizioni che filtrano l’accesso alla misura. Ragion per cui, l’accesso passa dal rispetto delle regole sancite dall’ordinamento italiano e dalla presenza di una contribuzione versata in un fondo complementare. Una soluzione molto sottovalutata ma che, a conti fatti, rappresenta un percorso da seguire molto efficace in ambito pensionistico.

Doppia pensione contributi fondo complementare
È consentito abbinare una pensione complementare a quella diretta: una soluzione ancora poco conosciuta – (Linkcoordinamentouniversitario.it)

Non tutti pianificano il futuro previdenziale, ma c’è chi valuta la possibilità di percepire un assegno pensionistico basso, non legato alla carriera lavorativa ma al cumulo di contribuzione versata o accreditata, e per questo motivo sceglie di pagare quote nella previdenza integrativa.

Spesso si sentono persone che annunciano di andare in pensione ben prima dell’età stabilità per legge. Questo processo si innesca tramite i versamenti pagati nella pensione complementare. Inoltre, il montante accumulato lungo gli anni può essere riscattato anche in una sola modalità.

Questa soluzione è ancora oggi poco praticata ma consente di poter accedere ad un doppio trattamento che, dato il costo della vita, non è un vantaggio non affatto da sottovalutare. La legge italiana consente una certa libertà in questo ambito, anche se bisogna rispettare determinate condizioni.

Dunque, in ambito pensionistico può essere molto utile versare i contributi ad un fondo complementare, così da ritrovarsi una rendita costante, in modo da vivere l’età della pensione senza affanni ed eccessive preoccupazioni di natura economica.

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