Dolci e patatine hanno un potere inarrestabile sul nostro cervello: cosa sono capaci di farci

Dolci e patatine fritte non sono insignificanti nella nostra dieta. Secondo un nuovo studio, il consumo di zuccheri e grassi influisce sull’attività del nostro cervello.

Lo zucchero è una componente quasi inevitabile della nostra dieta, poiché molti alimenti contengono glucosio. Gli alimenti trasformati sono ancora più dannosi.

alimenti grassi e funzione del cervello
Alimenti ricchi di grassi e zuccheri cambiano il modo in cui funziona il nostro cervello – linkcoordinamentouniversitario.it

Secondo uno studio della Yale Food Addiction Scale, il 14% degli adulti e il 12% dei bambini sono affetti da dipendenza da zucchero. Una dipendenza da cui non è facile liberarsi. Sulla dipendenza da zuccheri e patatine fritte si interrogano i ricercatori dell’Istituto Max Planck per la ricerca sul metabolismo di Colonia, in collaborazione con l’Università di Yale.

Dolci e patatine fritte: non immagini che effetto producono sul cervello

Pubblicato il 22 marzo 2023, il loro studio indica che gli alimenti ricchi di grassi e zuccheri cambiano il modo in cui funziona il nostro cervello. “Consumati regolarmente, anche in piccole quantità, insegnano al nostro cervello a consumare cibi simili in futuro”, affermano i ricercatori. Sharmili Edwin Thanarajah, autore principale dello studio, specifica: “La nostra tendenza a mangiare cibi ricchi di grassi e zuccheri, la cosiddetta dieta occidentale, potrebbe essere innata o svilupparsi a causa del sovrappeso. Ma pensiamo che il cervello impari questa preferenza”.

risposta del cervello agli zuccheri e grassi
Zuccheri e grassi influiscono sull’attività del nostro cervello – linkcoordinamentouniversitario.it

Per testare la loro teoria, gli scienziati hanno invitato due gruppi di volontari. Il primo ha mangiato ogni giorno per otto settimane un budino contenente molti grassi e zuccheri, oltre ad una dieta equilibrata. Il secondo gruppo ha mangiato la stessa cosa, con un budino contenente lo stesso numero di calorie, ma meno grassi.

Tutto questo monitorando l’attività cerebrale dei soggetti prima e durante la durata dell’esperimento. Lo studio parla chiaro: la risposta del cervello agli zuccheri e ai grassi è aumentata significativamente nel primo gruppo di soggetti.

La secrezione di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere, della ricompensa e della motivazione, è stata notevolmente potenziata. “Le nostre misurazioni dell’attività cerebrale hanno dimostrato che il cervello si ricollega attraverso il consumo di patatine e altri alimenti. Impara inconsciamente a preferire cibi gratificanti. Attraverso questi cambiamenti nel cervello, inconsciamente preferiremo sempre cibi che contengono molti grassi e zucchero“, conclude il ricercatore Marc Tittgemeyer, responsabile dello studio.

D’altra parte, la durata dello studio non è stata caratterizzata da un diverso aumento di peso tra i due gruppi, e anche i loro esami del sangue, sia in termini di livelli di zucchero nel sangue che di colesterolo, non sono cambiati.

Tuttavia, i ricercatori ritengono che la preferenza dei soggetti per i cibi dolci continuerà“Nel cervello sono state stabilite nuove connessioni e non verranno annullate così facilmente.” Il che spiega perché la dipendenza dallo zucchero è così difficile da superare.

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