Il Decreto Salvini sanerà le piccole infrazioni interne agli edifici, e a beneficiarne saranno tantissime persone: ecco come funzionerà.
Il nuovo condono edilizio promosso da Matteo Salvini, il Ministro delle Infrastrutture, vuole sanare le difformità interne degli edifici italiani e, stando alle dichiarazioni del leader della Lega, queste riguarderebbero circa l’80% degli edifici italiani. Ecco quali difformità possono essere sanate.
Decreto Salvini
Parlando del nuovo condono edilizio, Matteo Salvini ha affermato che circa l’80% degli edifici italiani presenta una difformità interna, ma su questa cifra si è dibattuto parecchio. Che in Italia le difformità interne degli immobili siano tante non è certo un segreto, e sicuramente in tanti beneficeranno del nuovo condono edilizio, ma una cifra tanto alta è poco affidabile sotto vari punti di vista.
Innanzitutto, il dato citato da Salvini si riferisce al 2021, ed era in realtà al 76%. Per estrapolare questa percentuale era stato chiesto agli ingegneri quante abitazioni, tra quelle su cui stavano lavorando, presentasse irregolarità interne. Va da sé quindi, che l’80% di cui parla Matteo Salvini è un dato molto relativo, perchè oltre ad essere arrotondato per eccesso, prende in considerazione dati vecchi di 3 anni ed esclude totalmente l’eventualità che, nel corso di questi 3 anni, molte situazioni potrebbero già essere state sanate.
A parte questo però, quello che conta è chi riuscirà a sanare la propria situazione immobiliare grazie all’opportunità offerta da un nuovo condono edilizio.
Nuovo condono edilizio
Nel nostro Paese questo sarà il quarto condono, e prende il nome di “Piano Casa”. L’obiettivo principale è quello di sanare le piccole irregolarità che impediscono ai proprietari immobiliari di vendere le proprie unità abitative. Queste difformità potrebbero essere sanate grazie all’abolizione della conformità doppia e all’introduzione di una soglia di tolleranza maggiore, che dal 2% attuale salirebbe al 5%.
Il Piano Casa vuole risolvere anche le difformità formali, ossia quelle legate alla documentazione dell’edificio, nei casi in cui i costruttori non l’abbiano presentata ai tempi della costruzione dello stabile. Il tutto è ancora in fase di studio ed elaborazione, ma non si può escludere la probabilità che, per sanare le proprie situazioni, formali o meno che siano, sarà richiesto un pagamento. Il Governo è diviso riguardo il Decreto Salvini, e la Meloni prende tempo, ma dal punto di vista dei cittadini, l’idea di un nuovo condono edilizio non dispiace affatto.
Sanare le irregolarità infatti permetterebbe a chi si trova in una situazione di impossibilità alla vendita, di vendere finalmente il proprio immobile, far girare di più l’economia e far ripartire un mercato immobiliare paurosamente rallentato dall’inflazione. Non si sanno ancora quali saranno le tempistiche di uscita e di applicazione del condono, ma si attendono nuovi aggiornamenti con fervore.