Quando ci si avvicina al momento di andare in pensione è fondamentale prestare attenzione alle finestre mobili: ecco di cosa si tratta.
Quando si è vicini all’età e ai requisiti per andare in pensione bisogna fare attenzione a non perdere l’occasione giusta e ritrovarsi a lavorare più del dovuto. Uno degli elementi di primaria importanza da conoscere in tale contesto è infatti rappresentato dalle cosiddette finestre mobili.
Queste entrano in gioco al raggiungimento dei contributi anagrafici e di quelli relativi ai contributi previdenziali previsti dalla legge. Ecco di che cosa si tratta e cosa bisogna fare per evitare il rischio di far slittare più in là l’accesso al trattamento pensionistico.
Finestre mobili per la pensione: di cosa si tratta e cosa bisogna fare
Quando si è in regola con i requisiti per accedere alla pensione non sempre la si può ricevere subito. Affinché il trattamento economico riservato ai lavoratori che hanno versato i contributi sia corrisposto occorre infatti far riferimento alle finestre mobili: si tratta di un periodo compreso tra il momento nel quale il diritto alla pensione viene maturato e il giorno a partire dal quale verrà effettivamente erogato l’assegno. Ovvero una sorta di periodo di slittamento variabile compreso tra il giorno del raggiungimento dei requisiti e la decorrenza del cedolino mensile.
Questo meccanismo, dunque, fa si che il pagamento venga di fatto rimandato, solitamente, di alcuni mesi. Per esempio nel caso dei dipendenti pubblici i tempi di attesa possono raggiungere, per chi va in pensione con Quota 103, i 9 mesi, mentre per i lavoratori privati la finestra mobile raggiunge i 7 mesi. Si scende invece a 3 mesi nel caso di pensione anticipata ordinaria.
Per alcune categorie le finestre di uscita dal lavoro sono fisse ovvero prestabilite: è il caso del personale scolastico, dell’università e delle forze armate e di polizia con le date del 1° settembre, del 1° novembre e 12 mesi dopo la maturazione del diritto. Per la pensione di vecchiaia si deve attendere solo il mese successivo alla maturazione dei requisiti mentre per i lavori usuranti non è prevista una finestra mobile.
Ma è possibile fruire delle ferie nel periodo della finestra mobile? Se la sua durata coincide con quella del periodo di preavviso non sarà possibile mentre nel caso in cui non coincidono la durata della finestra di uscita dal lavoro e quella di preavviso, in quanto la seconda è superiore, sarà possibile, per la durata eccedente quella del preavviso, utilizzare le ferie.
Nel caso di Quota 103 con finestra mobile di 7 mesi, nel caso in cui il periodo di preavviso sia di 3 mesi, sarà possibile per gli altri quattro mesi fruire delle ferie. Inoltre è possibile che datore di lavoro e dipendente si mettano d’accordo in merito al pagamento delle ferie non godute.