Con invalidità al 74% quanti anni di contributi servono per andare in pensione? Le possibilità reale per ricevere l’assegno INPS

Alcune misure di pensionamento prevedono il collocamento a riposo anticipato, come nel caso dell’invalidità pari almeno al 74%.

Per chi possiede una percentuale di invalida pari almeno al 74% è possibile richiedere delle misure di pensionamento anticipato. Nel 2024 sono diverse le misure disponibili per gli invalidi civili. Coloro che  possiedono la certificazione da parte della commissione ASL di almeno 74 punti percentuali di invalidità, possono andare in pensione prima del previsto.

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Requisiti pensionamento anticipato: quali sono –  (linkcoordianmentouniversitario.it)

A partire dal 1° gennaio 2010, infatti, le domande per il riconoscimento di invalidità, non devono più essere presentate alla Asl, ma all’Inps. Quest’ultima si attiverà aver ricevuto la domanda completa da parte del cittadino richiedente, per trasmetterla online direttamente alla ASL di competenza, che valuterà il singolo caso attraverso una Commissione Invalidi Civili.

Nel districato mondo delle pensioni può risultare complesso riuscire ad avere chiarezza delle misure disponibili per ottenere il pensionamento. Per questo motivo, in questo articolo ci occuperemo di un tassello delicato, ovvero i requisiti per ottenere il pensionamento anticipato in caso di invalidità civile e scopriremo con quanti anni di contributi è possibile usufruire di tale vantaggio.

Requisiti per il pensionamento anticipato con invalidità al 74%

Quando un cittadino ottiene, da parte della Commissione Invalidi Civili, il riconoscimento di un grado di invalidità superiore o pari al 74%, si aprono due diverse strade per ottenere il pensionamento anticipato. Con tale percentuale alcuni disabili possono infatti entrare sia nell’Ape sociale che in Quota 41 per i precoci, che richiedono diversi requisiti da completare.

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Invalidità e pensione anticipata: come funziona – (linkcoordinamentouniversitario.it)

I requisiti richiesti di Quota 41 per il collocamento a riposo anticipato riguardano solo gli anni di contribuzione, senza tener conto dei limiti di età. Devono essere conteggiati 35 anni senza calcolare i contributi figurativi da indennità per disoccupati o malattia. Altro fatto per la richieste è il completamento di un anno (anche in maniera discontinua) prima di aver compiuto i 19 anni di età.

Discorso diverso per quanto riguarda l’Ape sociale: oltre al requisito contributivo, nettamente più basso, occorre prestare attenzione ai parametri anagrafici. É possibile quindi accedere all’Ape sociale con almeno 63 anni e 5 mesi di età, e con almeno 30 anni di contributi. Rispetto alla quota 41 l’Ape sociale è una misura che non ha alcuni trattamenti e presenta alcune limitazioni.

Con la pensione Quota 41, i sistemi di calcolo dei coefficienti per ottenere l’importo della rendita sono uguali a quelli dell’Ape. Con Quota 41 però, oltre ad avere la tredicesima, l’importo massimo non può superare i 1.500 euro al mese e dura fino ai 67 anni di età. La pensione con l’Ape sociale invece non ha quanto elencato, oltre a non essere reversibile al coniuge superstite e non prevedere l’Assegno per il nucleo familiare.

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