Tutti desiderano vivere una bella relazione, appagante sotto tutti i punti di vista, ma a volte si cade in un vortice molto pericoloso.
L’amore si sa, è complicato, ma questo non significa che non dobbiamo imparare a riconoscere alcune dinamiche che sono lesive della serenità. Inizialmente l’attrazione “vince su tutto” e due persone iniziano una storia con i migliori intenti.
Anche con tutta la buona volontà e rispetto reciproco (fattori comunque fondamentali) non è detto però che tutti fili liscio. Ad un certo punto accade qualcosa di fisiologico, che potremmo definire “disillusione”. Può capitare di non sentirsi più felici o soddisfatti e nemmeno a proprio agio.
Le situazioni possono essere ovviamente diverse ma le reazioni dei soggetti generalmente sono di tre tipologie. Si decide di troncare la relazione, oppure si parla col partner e si pensa a una “strategia” per migliorare il rapporto oppure si continua la relazione perché per svariati motivi non si riesce a chiuderla. Questo comportamento è definito “disfunzionale” e solamente riconoscendolo si possono evitare amare conseguenze.
Ovviamente troncare una storia non è mai facile e può volerci del tempo per agire. Ma è anche vero che alcuni soggetti non riescono a trovare il coraggio di lasciare il partner. Può trattarsi di paura di rimanere soli, che è un sentimento normale, ma che alla fine porta ad assumere atteggiamenti deleteri, non solo per sé stessi ma anche per il partner, che nel mentre, magari, non sa nemmeno cosa sta succedendo.
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Con questo comportamento si rischia però di trascinare la relazione e di accontentarsi, perché si ha il timore di rimanere soli, ma anche perché non si vuole ricominciare daccapo a impegnare energie per costruire qualcosa insieme a un’altra persona.
A quel punto, però, il rapporto amoroso non è più sano, e l’unico modo per uscirne è saper innanzitutto riconoscere le dinamiche. Per fare alcuni esempi, possiamo affermare che la relazione non è più sana quando si innescano alcuni meccanismi, tra cui:
- il benessere emotivo deriva solamente dalle azioni/giudizi del partner;
- si fa di tutto per compiacere il partner dimenticando le proprie esigenze e la propria natura;
- la serenità è minata dall’ossessione o dalla gelosia e ogni comportamento del partner è tenuto costantemente sotto osservazione;
- si dà tutta l’energia alla relazione e si smette di coltivare interessi e amicizie.
Gli scenari possibili sono diversi e il soggetto può adottare comportamenti passivi oppure narcisistici, atti alla difesa ma che poi si possono ritorcere contro. Ad esempio la persona può sentirsi perennemente “sbagliata” o al contrario dare tutta la colpa al partner per la sua infelicità. Purtroppo tutto ciò porta a un vero inferno e l’unico modo per uscirne è di prenderne coscienza.
Fondamentale è chiedersi per prima cosa se si è felici oppure no. In seguito bisogna capire se la persona con cui abbiamo una relazione è quella giusta, se vogliamo davvero trascorrere tutto il resto della vita con lei. Se chi ci sta accanto ci dà sicurezza e voglia di crescere è sicuramente giusta, ma se al contrario stare insieme fa sentire vuoti allora è arrivato il momento di “lasciar andare” e ricominciare una nuova vita.