Eliminare i vestiti che non mettiamo più senza remore. Ecco come farlo e che cos’è il decluttering
“Non ho niente da mettermi”! Una frase che ha pronunciato più volte ogni donna, seduta sconsolata sul letto davanti ad un armadio straripante (scommettiamo che anche qualche uomo l’ha detta ogni tanto). D’altronde, si può avere molta roba, tantissimi vestiti, ma non avere quello che ci piace. Già, perché si tende ad accumulare e a non buttare nulla. Poi, certo c’è chi compra in continuazione, ma quella è un’altra storia.
In molti, infatti, si trovano la casa straripante di oggetti e vestiti che non usano, ma che faticano ad eliminare. Per riuscirci ci sono numerose tecniche: dalle più estreme – dare via tutto – a quelle che vogliono dare uno stile di vita e di approccio. Il decluttering è questo: buttare via quello che non serve, creando spazio non solo fuori di noi, ma anche dentro. Una sorta di terapia psicologica con i vestiti.
Fare il decluttering: come funziona
L’approccio per fare un decluttering che funziona è dapprima etico. Bisogna infatti cambiare la mentalità e riconoscere che una vita con meno cose è una vita più felice. Possedere meno vestiti ci rende infatti più leggeri, meno attaccati al possesso – delle cose come delle persone – meno ancorati al passato e più aperti al nuovo e a quello che può arrivare.
Una volta che si è fatto proprio questo pensiero, è il momento di agire. Ma come si fa decluttering? Il primo passo è individuare quale stanza ripulire. Bisogna infatti andare per gradi. Non si può pensare di fare tutto insieme, ma bisogna andare per stanze ed armadi.
Individuato dove concentrare i propri sforzi tocca ora tirare fuori tutte le cose e i vestiti ed analizzare uno ad uno. Una delle discrepanze per decidere se tenere un abito o meno è chiedersi: l’ho messo nell’ultimo anno? Se la risposta è no, è più che probabile che quell’oggetto non lo rimetterete nell’anno a venire. E forse nemmeno nei prossimi.
Ma, a volte, questa domanda non basta, o meglio, c’è da prendere anche altro in considerazione. Già perché il decluttering prevede un approccio etico e quindi bisogna anche chiedersi: lo posso riutilizzare? Magari basta abbinarlo con una cucitura per rendere quel capo nuovamente attraente. Tenete poi a mente che la moda ritorna, e quindi, molto di quello che avete in casa, a breve lo vedrete nuovamente sulle vetrine. Ciò non significa tenere tutto, al contrario. Ma per evitare di spendere soldi fra qualche mese, valutate di tenere dei capi evergreen.
Fatto questo, avrete degli abiti che non rientrano in nessuna di questa sezione e quindi devono essere eliminati. Ma anche qui, prima di andare al cassonetto, valutate se quei capi possono finire in uno swap party – una festa fatto appositamente per fare scambi di vestiti – se possono essere dati ai mercatini dell’usato o donato alle charity.
A questo punto, vi ritrovate l’armadio più libero, la casa meno piena e l’anima più leggera. Il decluttering va fatto ad ogni cambio di stagione per non ritrovarsi fra qualche anno di nuovo con l’armadio straripante e nulla da mettersi!