Quando si misura la pressione si deve seguire una certa procedura. Secondo uno studio la procedura seguita finora è sempre stata sbagliata.
La pressione sanguigna è la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie del sistema cardiocircolatorio. Essa dipende sia dalla quantità di sangue pompato dal cuore, sia dalla resistenza opposta al flusso sanguigno. La pressione sale e scende seguendo le contrazioni del cuore: è massima quando il cuore si contrae per spingere il sangue in circolo ed è minima quando il cuore si rilascia per riempirsi di sangue.
Il metodo classico prevede che il paziente si sieda, si rilassi e allunghi il braccio verso la persona incaricata della misurazione. Eppure adesso, alcuni elementi sembrerebbero scardinare questa tradizione. Una ricerca dell’American Heart Association infatti ha confrontato le letture della pressione sanguigna effettuate mentre le persone si trovavano in diverse posizioni. Da queste letture è emerso qualcosa che ha fatto capire agli esperti che c’è un modo diverso e migliore di misurare la pressione.
In pratica si è scoperto che se si desidera una lettura della pressione sanguigna il più possibile accurata è meglio che il paziente si metta sdraiato. I ricercatori infatti hanno scoperto che tra chi soffriva di pressione alta, le letture prevedevano in modo più preciso futuri ictus, problemi cardiaci e morte quando le persone erano sdraiate rispetto a quando erano sedute. In questo studio i ricercatori hanno analizzato le letture degli 11.369 partecipanti a un’indagine sul rischio di aterosclerosi nelle comunità. A questi partecipanti i medici hanno misurato la pressione sanguigna sia in posizione supina che seduta. I partecipanti, che avevano in media 54 anni, sono stati seguiti per un periodo di 25-28 anni.
Cosa è emerso dallo studio? Si deve precisare che sono stati esclusi a priori coloro che avevano avuto precedenti problemi cardiaci o ictus. In definitiva è emerso che le persone con una pressione alta solo mentre si trovavano sdraiate avevano un rischio maggiore del 53% di sviluppare una malattia coronarica, un rischio maggiore di insufficienza cardiaca del 51%, un rischio maggiore di ictus del 62% e una probabilità maggiore del 34% di mortalità in generale, rispetto a chi aveva una pressione sanguigna normale sia da seduto che da sdraiato. Tra le ragioni che possono aver contribuito a letture più accurate tra i pazienti supini, c’è sicuramente il fatto che le persone sono più rilassate mentre sono sdraiate e che i liquidi sono distribuiti diversamente in base alle posizioni che si assumono.
Si tratta ovviamente di risultati preliminari, non ancora pubblicati in una rivista medica sottoposta a peer review. Tuttavia i dati sono sorprendenti e potrebbero aiutare i medici a identificare meglio i pazienti che necessitano di cure.
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