Com’è la dieta degli intolleranti al glutine?

La celiachia è una patologia autoimmune che colpisce circa l’1% degli italiani. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, si stima che nel nostro Paese le persone intolleranti al glutine siano circa 600.000, contro le 250.000 effettivamente diagnosticate. La distribuzione per genere mostra una maggiore diffusione della patologia tra le donne, mentre la fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 18 e i 60 anni.

Sintomi intolleranza al glutine

La dieta senza glutine, la sola cura contro la celiachia

Sfortunatamente, ad oggi per i celiaci l’unica cura efficace è rappresentata da una rigorosa dieta priva di glutine. Si tratta di un complesso proteico presente in frumento, orzo, segale e avena, la cui eliminazione aiuta l’intestino a lavorare meglio, promuovendo il corretto assorbimento dei micronutrienti di cui l’organismo ha bisogno.

Tuttavia, eliminare il glutine dalla propria dieta quotidiana non è un compito così semplice, poiché sono molti gli alimenti processati che possono contenere tracce di questa proteina. Pertanto, la scelta di alimenti senza glutine deve essere attenta e basarsi su prodotti certificati.

Quali cibi mangiare e quali evitare

Per fortuna, la dieta senza glutine offre molteplici opzioni gustose e nutrienti, in quanto esistono molti alimenti naturalmente privi di questa proteina. Via libera a carne fresca, pollame e pesce, ricchi di proteine nobili che contribuiscono al nostro benessere generale.  Sono ammessi anche i legumi, fonte di fibre e vitamine, nonché la frutta e la verdura, che forniscono tutta una serie di minerali e antiossidanti. Sì anche a uova e frutta a guscio.

La questione dei latticini, invece, è un po’ più complessa. Sebbene il latte fresco e tutti i formaggi tradizionali siano privi di glutine, molte persone tendono a sviluppare, parallelamente alla celiachia, anche un’intolleranza al lattosio, il che rende il consumo di prodotti lattiero-caseari incompatibile con tali soggetti. Ciononostante, questi alimenti sono facilmente sostituibili con prodotti e proteine senza lattosio.

Assolutamente vietati i cereali quali frumento, orzo e segale, mentre sono ammessi il grano saraceno, la quinoa, il mais e il riso. Vietati anche i prodotti da forno come pane, pizza, biscotti o torte realizzati con farine contenenti glutine, così come anche i cibi processati, tra cui salse, zuppe pronte, snack o condimenti, in cui spesso viene utilizzato il glutine come additivo.

Qual è il legame tra celiachia e intolleranza al lattosio?

Come accennato precedentemente, non è raro che, dopo un diagnostico di celiachia, il soggetto in questione si ritrovi ad affrontare anche un’intolleranza al lattosio. Questo fenomeno si deve al fatto che la celiachia tende a danneggiare la mucosa intestinale, compromettendo la produzione di lattasi, l’enzima deputato alla digestione del lattosio.

Di conseguenza, l’intolleranza al lattosio è spesso presente nelle fasi iniziali di una celiachia non ancora trattata. Normalmente, una volta eliminato il glutine dalla propria dieta, la condizione di intolleranza al lattosio regredisce, ad eccezione di quei soggetti in cui è legata a ragioni genetiche.

Prodotti privi di lattosio per una dieta completa

Per i celiaci che soffrono anche di intolleranza al lattosio, l’industria alimentare offre un’ampia gamma di prodotti privi di questa sostanza, tra cui bevande vegetali quali latte di soia, mandorle, riso o cocco, prodotti fermentati come il kefir, oltretutto ricco di probiotici che fanno bene alla salute intestinale, e proteine vegetali quali tofu o tempeh.

È evidente che la gestione della celiachia, così come quella di altre intolleranze, richiede un approccio consapevole e proattivo, oltre al supporto di medici e nutrizionisti. In questo senso, è fondamentale conoscere gli alimenti consentiti, quelli vietati e quelli a rischio per evitare contaminazioni e gestire al meglio la propria condizione, così da migliorare anche la propria qualità di vita.

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