La Roma si affida a De Rossi per il dopo-Mourinho, ecco come farà giocare la squadra la storica bandiera giallorossa tra moduli e rilanci.
Il 16 gennaio la Roma giallorossa si è svegliata con una notizia che forse era già nell’aria, ma che la tifoseria non voleva diventasse reale: José Mourinho, l’eroe di Tirana e della Conference League, sollevato dall’incarico di allenatore della squadra. Una storia d’amore, quella tra lo Special One e la Roma, finita forse come nessuno dei due voleva.
Tanto dispiacere nella piazza, in piena contestazione, in parte però placata dal ritorno di una storica bandiera: a quattro anni dal suo addio come calciatore, Daniele De Rossi ritorna a casa, questa volta però nelle vesti di allenatore. Capitan Futuro, per molto tempo icona del club insieme a Francesco Totti, avrà l’arduo compito di risollevare una squadra attualmente al 9° posto in Serie A, ma pienamente in scia per un posto in Champions League e ancora in corsa per l’Europa League.
Il passato targato Mou dovrà subito essere superato, perché il campo attende la Roma di De Rossi e i tifosi si aspettano una reazione immediata; l’ex-centrocampista riuscirà a riportare entusiasmo? La personalità non gli manca di certo ed è pronto a dare tutto per guidare la sua Roma verso nuovi traguardi e magari, chissà, anche guadagnarsi la conferma il prossimo anno.
La nuova Roma di Mister Daniele De Rossi: come giocherà, tra certezze e rilanci
Nella sua breve esperienza da allenatore alla Spal De Rossi ha optato per un 3-4-1-2 di chiaro stampo offensivo, che almeno nel modulo sarebbe in continuità con quanto proposto da Mourinho in questi anni. Già nei suoi primi allenamenti, comunque, si è concentrato su pressing alto e giropalla veloce.
Nelle sue prime partite, visti anche gli uomini a disposizione, De Rossi potrebbe però optare per un ritorno alla difesa a 4, proponendo sia un 4-2-3-1 di vaga memoria spallettiana, oppure un classico e solido 4-4-2.
Fondamentali, in ogni caso, gli esterni, ma del nuovo modo di giocare potrebbe beneficiare anche capitan Lorenzo Pellegrini, uno dei giocatori che in questa prima parte di stagione non ha brillato per rendimento. L’arrivo di De Rossi, romano e romanista come lui, potrebbe rilanciare il numero 7 giallorosso e finalmente fargli trovare una collocazione tattica a lui congeniale, che possa portarlo a giocare assieme ad un altro giocatore talentuoso ed estroso come Dybala.
A prescindere dal modulo, DDR ripartirà dal suo capitano e si affiderà, oltre che ai pezzi da novanta come l’argentino e Lukaku, anche alla certezza El Shaarawy, prezioso sia come esterno a tutta fascia nel 3-4-1-2, sia (soprattutto) come esterno offensivo. A prescindere dal modulo, De Rossi proverà a portare i suoi principi e, soprattutto, quell’attaccamento alla maglia che in 18 anni da calciatore ha abbondantemente dimostrato.