Allarme sul web per una nuova truffa, ma il modus operandi è sempre lo stesso. Ecco i segnali che stai subendo un raggiro.
Quando si fanno transazioni online bisogna stare molto attenti. I truffatori, infatti, sono sempre in agguato ed è importante dotarsi degli strumenti giusti per evitare di essere fregati. Sono tante le truffe, soprattutto per chi acquista online o per chi cerca una casa. Per quest’ultimo caso bisogna stare attenti e utilizzare soltanto i canali ufficiali, come agenzie immobiliari o siti come Airbnb.
Rivolgersi a siti come Subito.it, Facebook e altri social è molto frequente e vengono usati molto spesso per prendere una casa in affitto. Un avvocato molto attivo su Instagram ha spiegato a cosa fare attenzione, perché ci sono casi in cui si può essere fregati, ma il modus operandi è sempre lo stesso, perciò è molto semplice, se informati, capire che si ha davanti non un proprietario di case, ma un truffatore.
La truffa del proprietario indaffarato: come riconoscerla
Recentemente sta girando molto la truffa del proprietario indaffarato, ma vediamo come riconoscere questa nuova forma di raggiro. Lo ha svelato l’avvocato dei consumatori, Massimiliano Dona, che utilizza Instagram per dare consigli agli utenti del web. Il professionista, seguito da 380.000 follower, ha spiegato come riconoscere questa truffa degli affitti e, di conseguenza, come non farsi fregare i soldi.
L’avvocato spiega che si tratta di una truffa molto frequente. “Vi risponde uno trafelatissimo, che non ne può più – spiega Dona -, perché riceve mille telefonate”. Perché fa così? L’esperto spiega che lo fa per mettere fretta al malcapitato e indurlo a mandare un anticipo, giocando sul fatto che la casa dei sogni è molto richiesta. “Perché mai perdere questa occasione? – aggiunge -. Vi lasciate convincere pur di bloccare l’offerta e fate un iniziale bonifico”.
Qui però, come spiega l’avvocato, cominciano i guai. “Perché l’affittuario vi chiamerà poco dopo in modo più calmo – dice l’esperto -, scusandosi per la fretta con cui vi ha trattato e dicendovi che il suo commercialista sostiene che bisogna pagare 2 o 3 mensilità per fare un regolare contratto”. Il malcapitato, avendo bloccato la casa, sarà indotto a pagare la cifra elevata.
“Non soltanto vi ha carpito un primo bonifico – spiega Dona – ma poi ancora altri soldi”. Lui la definisce la classica truffa del pacco, doppio pacco e triplo paccotto. “Quell’immobile, manco a dirlo non esiste”, afferma l’avvocato. Un vero colpo per chi ha subìto un danno economico simile, che spesso ammonta a diverse migliaia di euro.