Come funziona il redditometro, ecco tutte le spese che il Fisco controllerà

Ecco la guida definitiva per capire come funziona il redditometro e quali saranno le spese che finiranno sotto l’occhio del Fisco.

Come funziona il redditometro
Come funziona il redditometro – Linkcoordinamentouniversitario

Il redditometro metterà sotto la lente del Fisco la capacità di spesa dei cittadini, ma quali sono di preciso le spese che rientrano nel raggio d’azione del redditometro? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo e come questo strumento andrà ad influire sulla vita dei contribuenti.

Come funziona il redditometro

Il redditometro è uno strumento che il Fisco usa per risalire al reddito presunto dei contribuenti-persone fisiche. Si tratta di uno strumento che era in funzione in passato, ma che nel 2018 è stato sospeso, ed è stato recentemente riattivato con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato dal Vice Ministro all’Economia, Maurizio Leo, ma con delle modifiche. Lo stesso Leo chiarisce che “non c’è nessun ritorno al vecchio redditometro” e che il nuovo decreto “mette dei limiti al potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico”.

Secondo il nuovo redditometro saranno tantissime le voci di spesa che l’amministrazione potrà utilizzare per verificare il reddito presunto dei contribuenti, e vanno dalle spese sanitarie a quelle per il mutuo, dal telefono alle spese per il tempo libero. Il decreto fa partire l’analisi dai redditi del 2016, e funzionerà in un modo ben preciso, prendendo in esame delle spese specifiche per verificare il reddito presunto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Le spese controllate dal Fisco

Le voci di spesa e il Fisco
Le voci di spesa e il Fisco – Linkcoordinamentouniversitario

Riguardo le spese, le voci da considerare sono davvero tante. Per i consumi di generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature, l’amministrazione prende in considerazione il valore della soglia di sussistenza della voce corrispondente individuata dall’Istat in assenza di dati certi. Inoltre ci saranno da valutare le spese per il mutuo o l’affitto, leasing immobiliare, investimenti (di ogni tipo) e anche l’oro. Il Fisco verificherà anche le spese per l’energia, per i mobili e gli elettrodomestici, per i collaboratori domestici e tutto ciò che riguarda la casa.

Non mancano ovviamente all’esame le spese mediche, quelle di assicurazione e di trasporto, quelle scolastiche (di ogni ordine e grado), e anche (le più discusse) quelle per il tempo libero. L’amministrazione analizzerà le spese per i giochi, computer, libri, dischi, TV, abbonamenti, cavalli, spese veterinarie, bigiotteria, parrucchiere e simili. Una volta analizzate tutte queste voci di spesa, l’amministrazione presume un reddito e chiede spiegazioni al contribuente, che a sua volta dovrà dimostrare che le spese sono state sostenute con redditi puliti.

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