Cibi strani in Italia e UE: ecco alcuni cibi assurdi che possiamo trovare nei supermercati italiani, alcuni sono proprio disgustosi.
L’Unione Europea permette di trovare ovunque sul suo territorio, i prodotti alimentari tipici degli Stati membri. Questo può stuzzicare la mente e il palato dei più curiosi, ma anche portare a scoperte sorprendenti: ecco alcuni cibi assurdi che possiamo trovare al supermercato.
Cibi strani in Italia e UE
Ogni Paese ha le proprie tradizioni culinarie, i propri prodotti tipici e le proprie abitudini alimentari, e grazie al mercato libero dei prodotti alimentari creato dall’UE, ovunque sul suo territorio si possono trovare i prodotti di ogni singolo Stato membro. Questo ha aiutato la convivenza di tante culture diverse sullo stesso territorio, la globalizzazione e anche la scoperta di cibi esotici e particolari con cui altrimenti non saremmo mai potuti entrare in contatto.
In Italia per esempio non ci sogneremmo mai di mangiare la farina di grillo, ma questo è in realtà un alimento che possiamo trovare in alcuni supermercati. Proprio come questo particolare tipo di farina, ci sono tantissimi altri alimenti particolari e curiosi che possiamo incontrare al supermercato mentre facciamo la spesa, e se in alcuni casi si tratta di cibi gustosi e saporiti, in altri sono cibi che ci fanno storcere un pò il naso, sia dal punto di vista del gusto che concettualmente. Ecco 3 cibi strani che puoi trovare in Italia, ma che non immagini nemmeno.
Li trovi al supermercato
Avresti mai immaginato di poter trovare la carne di orso nel tuo supermercato di fiducia? Potresti, perchè la carne di orso si può sia importare che cucinare liberamente in Italia. Si tratta di una carne utilizzata principalmente nelle zone più settentrionali della nostra Penisola, e viene inserita regolarmente nei menù di molti ristoranti, soprattutto vicino al confine con la Slovenia. Qui infatti la caccia all’orso è consentita, e la sua carne molto apprezzata, anche dai palati italiani, che la trovano di classe e ricercata.
Un alimento invece di tutt’altro appeal sono le sardine fermentate importate dalla Svezia. Il loro nome originale è surstromming, e sono un vero e proprio “cibo-sfida”: le aringhe vengono pescate nel Baltico in primavera e messe a fermentare prima in barili e poi nel contenitore finale. L’odore rilasciato è nauseabondo, tanto che in Svezia si sconsiglia di aprire i barattoli nei luoghi chiusi. In Italia è molto difficile da trovare, ma internet può risolvere il problema e permetterci di acquistarne una scatola per 15 o 20 euro.
Infine, ci sono i bocconcini di squalo islandesi, un alimento tradizionale della Groenlandia consumato principalmente nelle celebrazioni. Anche in questo caso, l’odore scoraggia i più, e ricorda quello dell’ammoniaca.