Che cos’è la certificazione parità di genere? Ecco in cosa consiste, come si ottiene e quali agevolazioni garantisce.
In questi giorni si è molto discusso della certificazione parità di genere ed in tanti si chiedono di cosa si tratti. Per sconfiggere le disparità salariali, i pregiudizi circa la maternità e per raggiungere l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne, sono state sancite delle strategie ad hoc. La certificazione parità di genere rientra tra queste metodiche. Possono richiederla ed ottenerla soltanto i soggetti riconosciuti dal legislatore.
Innanzitutto è opportuno partire dalla definizione. La certificazione parità di genere consiste in una attestazione riconosciuta ai datori di lavoro che abbiano attuato politiche e strategie per abbattere il divario salariale tra uomini e donne, per potenziare le opportunità di crescita ed altro ancora.
Disciplinato dalla legge sulla parità salariale ad integrazione del Codice delle pari opportunità, si tratta di una certificazione che consente di monitorare l’operato dei datori di lavoro nelle aziende circa l’adeguamento agli standard europei di uguaglianza tra uomo e donna secondo quanto sancito dal PNRR.
Le aziende che aderiscono ottengono dei benefici
Vengono premiate le aziende che combattono il divario e si impegnano affinché venga raggiunta la parità stipendiale. I principi di ripartizione delle risorse sono stati sanciti con il decreto del 18 gennaio 2024 del Ministero del Lavoro pubblicato in Gazzetta ufficiale il 6 marzo 2024. La certificazione varietà di genere è dunque riconosciuta alle aziende non solo per ridurre le differenze di genere ma anche per tutelare le donne in maternità e combattere ogni forma di discriminazione negli ambienti professionali.
Le aziende che vi aderiscono ottengono incentivi e premialità tra cui anche uno sgravio di contributi che l’impresa versa i lavoratori. Per ottenere la certificazione occorre inoltrare la richiesta soltanto però laddove si posseggano i requisiti richiesti dal legislatore. Le istanze possono essere inoltrate agli enti preposti tutto l’anno a partire dal 1 gennaio.
Hanno diritto alla certificazione parità di genere le aziende del territorio nazionale di qualsiasi dimensione o appartenenza al settore di impiego purché rispettino le pratiche volte a contrastare il divario di genere negli ambienti di lavoro. Per ottenere la certificazione le aziende devono mettere in pratica delle strategie per debellare la disuguaglianza tra lavoratori e lavoratrici. A rilasciare la certificazione di parità di genere sono gli organismi di valutazione della conformità, organi competenti e imparziali che oggi sono 15.