Cosa sono le cartelle pazze, e cosa deve fare chi le riceve? Ecco tutto quello che c’è da sapere su queste cartelle esattoriali.
![Cartelle pazze](https://linkcoordinamentouniversitario.it/wp-content/uploads/2024/04/Cartelle-pazze.jpeg)
Le cosiddette cartelle pazze sono cartelle esattoriali che, all’epoca di Equitalia, arrivavano ai contribuenti con dati totalmente sballati, dagli importi esorbitanti o per debiti inesistenti. Sembra che le cartelle pazze stiano tornando, ecco cosa sta succedendo.
Cartelle pazze
Ai tempi di Equitalia quello delle cartelle pazze è stato un vero e proprio fenomeno: ai contribuenti arrivavano cartelle esattoriali totalmente sregolate, che presentavano importi stratosferici e si riferivano a debiti che non esistevano. Queste cartelle stanno tornando, ma le condizioni sono del tutto diverse dal passato. Quello che accade oggi è infatti che l’Agenzia delle Entrate Riscossione chiede ai contribuenti di pagare cartelle esattoriali non corrispondenti alla realtà dei fatti del debito.
A far parlare nuovamente di cartelle pazze è stato un caso di cronaca recente, che ha visto da un lato l’Agenzia delle Entrate Riscossione, e dall’altro un contribuente a cui è stato chiesto di pagare una cartella esattoriale da 53.000 euro. La cartella in oggetto era stata prima sospesa, poi rimessa all’incasso, era stato presentato un ricorso e a breve ne seguirà un altro. Purtroppo però questo non è un caso isolato, e i contribuenti che ricevono cartelle totalmente errate stanno aumentando. Ecco cosa fare se si incappa in uno di questi errori.
Cosa fare se si riceve una cartella sbagliata
![Fai subito ricorso](https://linkcoordinamentouniversitario.it/wp-content/uploads/2024/04/Fai-subito-ricorso.jpeg)
Ricevere una cartella esattoriale non è mai una bella cosa, ma quando al suo interno ci sono importi da capogiro, sbagliati per giunta, l’angoscia aumenta. La cosa da sapere è che, se una cartella presenta una cifra sbagliata, si può presentare ricorso, anche se la strada è lunga e tortuosa. Quello che al contribuente serve per dimostrare di aver ragione è la ricevuta di pagamento della cartella oppure del debito da cui questa nasce.
Quando c’è questa evidenza, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe annullare il debito e ricalcolare le cifre eventualmente ancora dovute, e presentare al contribuente una nuova cartella con l’importo esatto. Il problema con la burocrazia italiana è che spesso il meccanismo non funziona come dovrebbe, e quindi succede che chi ha presentato un ricorso e ha ottenuto una sospensione, può veder crescere il proprio debito e diventare esecutivo. Di conseguenza, le procedure di esecuzione potrebbero portare a pignoramenti, fermi amministrativi e simili.
La cosa da fare è muoversi tempestivamente, raccogliere tutte le evidenze dell’errore dell’Agenzia delle Entrate, e dimostrare di avere ragione prima che si inneschi tutto questo iter.