Cosa sono le cartelle pazze, e cosa deve fare chi le riceve? Ecco tutto quello che c’è da sapere su queste cartelle esattoriali.
Le cosiddette cartelle pazze sono cartelle esattoriali che, all’epoca di Equitalia, arrivavano ai contribuenti con dati totalmente sballati, dagli importi esorbitanti o per debiti inesistenti. Sembra che le cartelle pazze stiano tornando, ecco cosa sta succedendo.
Cartelle pazze
Ai tempi di Equitalia quello delle cartelle pazze è stato un vero e proprio fenomeno: ai contribuenti arrivavano cartelle esattoriali totalmente sregolate, che presentavano importi stratosferici e si riferivano a debiti che non esistevano. Queste cartelle stanno tornando, ma le condizioni sono del tutto diverse dal passato. Quello che accade oggi è infatti che l’Agenzia delle Entrate Riscossione chiede ai contribuenti di pagare cartelle esattoriali non corrispondenti alla realtà dei fatti del debito.
A far parlare nuovamente di cartelle pazze è stato un caso di cronaca recente, che ha visto da un lato l’Agenzia delle Entrate Riscossione, e dall’altro un contribuente a cui è stato chiesto di pagare una cartella esattoriale da 53.000 euro. La cartella in oggetto era stata prima sospesa, poi rimessa all’incasso, era stato presentato un ricorso e a breve ne seguirà un altro. Purtroppo però questo non è un caso isolato, e i contribuenti che ricevono cartelle totalmente errate stanno aumentando. Ecco cosa fare se si incappa in uno di questi errori.
Cosa fare se si riceve una cartella sbagliata
Ricevere una cartella esattoriale non è mai una bella cosa, ma quando al suo interno ci sono importi da capogiro, sbagliati per giunta, l’angoscia aumenta. La cosa da sapere è che, se una cartella presenta una cifra sbagliata, si può presentare ricorso, anche se la strada è lunga e tortuosa. Quello che al contribuente serve per dimostrare di aver ragione è la ricevuta di pagamento della cartella oppure del debito da cui questa nasce.
Quando c’è questa evidenza, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe annullare il debito e ricalcolare le cifre eventualmente ancora dovute, e presentare al contribuente una nuova cartella con l’importo esatto. Il problema con la burocrazia italiana è che spesso il meccanismo non funziona come dovrebbe, e quindi succede che chi ha presentato un ricorso e ha ottenuto una sospensione, può veder crescere il proprio debito e diventare esecutivo. Di conseguenza, le procedure di esecuzione potrebbero portare a pignoramenti, fermi amministrativi e simili.
La cosa da fare è muoversi tempestivamente, raccogliere tutte le evidenze dell’errore dell’Agenzia delle Entrate, e dimostrare di avere ragione prima che si inneschi tutto questo iter.