Ti piace molto la carne rossa? Attenzione a non mangiarne troppa. È stato dimostrato che può causare ben 9 patologie gravi.
Un nuovo studio sull’alimentazione e la salute ha messo in luce che un consumo eccessivo di carne rossa e insaccati diminuisce l’aspettativa di vita e può causare la comparsa di ben 9 patologie molto gravi.
C’è chi la ama e chi non sopporta. La carne rossa non mette tutti d’accordo. Ma è innegabile che la maggior parte delle persone in tutto il mondo la mangia con piacere. E forse ne mangia pure troppa e un po’ troppo spesso. Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la carne rossa andrebbe consumata ogni 10 giorni circa o, al massimo, una volta alla settimana.
Secondo i medici sarebbero da prediligere le carni bianche come il pollo e il tacchino, il pesce e, soprattutto, le proteine vegetali derivanti dai legumi che dovremmo portare in tavola anche quattro volte alla settimana. Secondo i risultati di un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal, un consumo eccessivo di carne rossa può diminuire l’aspettativa di vita e aumenta le probabilità di ammalarsi di patologie croniche molto gravi tra cui il cancro.
Carne rossa: occhio a non mangiarne troppa
La carne rossa è un alimento molto apprezzato in tutto il mondo. Tuttavia, secondo un recente studio, consumarla troppo spesso può causare l’insorgenza di patologie molto serie tra cui il cancro.
Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori americani ha messo in luce la stretta correlazione che sussiste tra l’insorgenza di alcune patologie serie e l’eccessivo consumo di carne rossa. Gli scienziati hanno monitorato per ben 16 anni mezzo milione di pensionati. Questi sono stati suddivisi in 5 gruppi in base al loro consumo settimanale di carne rossa e insaccati.
I risultati non hanno lasciato spazio a dubbi: le persone che mangiavano più carne morivano di più e si sono ammalate in percentuale maggiore di patologie gravi come cancro, malattie cardiache e polmonari, ictus, diabete, Alzheimer, infezioni, malattie ai reni e al fegato. Nel gruppo che mangiava meno carne, in 16 anni i morti per cancro sono stati 7869; nel gruppo che mangiava più carne i deceduti per cancro sono stati 10.275.
Secondo i ricercatori la causa di questo è da ricercarsi in alcune sostanze contenute nella carne rossa e negli insaccati come il Ferro eme, i nitriti, i nitrati e gli additivi. Inoltre altre sostanze cancerogene si sviluppano durante la cottura della carne. A ciò bisogna aggiungere le sostanze con cui vengono nutriti gli animali negli allevamenti intensivi. Infine è stato constatato che, generalmente, chi mangia molta carne tende a mangiare poche verdure che, invece, sono ricche di sostanze che svolgono un’azione preventiva nei confronti dei tumori.