Carne alla griglia e fritto, questo è il vero pericolo che in pochi conoscono

Carne cotta alla griglia e fritto rappresentano veri e propri pericoli per la nostra salute, e questo aspetto, purtroppo, è ancora poco conosciuto da molte persone.

Carne alla griglia e fritto
Carne alla griglia e fritto – foto Canva – linkcordinamentouniversitario.it

Gli AGE, acronimo di Advanced Glycation End Products, sono sostanze chimiche che si formano nel nostro corpo quando zuccheri, proteine e grassi si combinano. Questa reazione avviene naturalmente nel nostro organismo, ma è possibile che ne introduciamo ulteriori tramite la nostra alimentazione. È importante, quindi, fare attenzione a limitare la quantità di AGE che consumiamo attraverso i cibi e la loro preparazione.

Carne alla griglia e fritto: il vero pericolo

La preparazione dei cibi è fondamentale per controllare la quantità di AGE che introduciamo nella nostra dieta. Alcuni metodi di cottura, come la grigliatura e la frittura, possono aumentare significativamente il contenuto di AGE nei nostri piatti. Ad esempio, la carne grigliata o cotta ad alte temperature può contenere da tre a quattro volte più AGE rispetto alla stessa carne cucinata in modo diverso, come per bollitura o stufatura.

Questa differenza è legata alla “reazione di Maillard”, un processo chimico che avviene quando zuccheri e proteine si combinano durante la cottura ad alte temperature. Per limitare la formazione di AGE, è preferibile utilizzare metodi di cottura a temperature più basse e con maggiore umidità, come la bollitura e la stufatura. Questi metodi possono ridurre la quantità di AGE fino al 50%.

Carne alla brace
Carne alla brace – foto Canva – linkcordinamentouniversitario.it

Consigli per limitare l’assunzione di AGE

Ecco alcuni suggerimenti per ridurre l’apporto di AGE attraverso l’alimentazione:

  1. Ridurre il consumo di carne: limitare la carne a 1-2 volte a settimana e preferire metodi di cottura come il bollito o l’umido piuttosto che la griglia o la frittura.
  2. Scegliere proteine vegetali: optare per fonti di proteine vegetali, come i legumi, che non producono AGE in grandi quantità.
  3. Evitare cibi grassi e metodi di cottura ad alto rischio: ridurre il consumo di alimenti grassi, fritture e cibi da forno, che possono aumentare il contenuto di AGE.

Anche se gli AGE sono una preoccupazione legata principalmente alla cottura ad alte temperature, è importante ricordare che i cibi freschi, come frutta e verdura, contengono pochi AGE grazie al loro alto contenuto di acqua e alle loro proprietà antiossidanti.

Seguire queste semplici linee guida può aiutare a limitare l’apporto di AGE nella nostra dieta, contribuendo così a mantenere un equilibrio sano e a ridurre il rischio di problemi legati all’infiammazione e al diabete. Ma è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta, per avere indicazioni personalizzate e sicure.

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