La pensione di reversibilità è una delle forme di welfare più importanti del nostro sistema: ecco le cifre aggiornate dall’INPS
La pensione di reversibilità rappresenta un pilastro fondamentale del sistema previdenziale italiano. Offre infatti un supporto vitale alle famiglie colpite dalla perdita del capofamiglia o della capofamiglia pensionata. Ora, su questa fondamentale misura di welfare, l’INPS ha aggiornato gli importi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Questo sostegno economico è progettato per garantire una certa sicurezza economica ai sopravvissuti, consentendo loro di mantenere uno standard di vita accettabile dopo la scomparsa del coniuge o del genitore. In Italia, il sistema pensionistico prevede che una parte della pensione di un individuo possa essere trasferita al coniuge o ai figli in caso di decesso del pensionato. Questa pensione di reversibilità si basa sul principio di solidarietà sociale e svolge un ruolo cruciale nel garantire il benessere delle famiglie in momenti di difficoltà.
Uno degli aspetti più significativi della pensione di reversibilità è la sua capacità di fornire stabilità finanziaria a lungo termine. Per molte famiglie, la pensione del defunto costituiva una parte significativa del reddito familiare. Senza la pensione di reversibilità, i sopravvissuti potrebbero trovarsi in una situazione finanziaria estremamente precaria, con gravi conseguenze sul loro tenore di vita e sulla loro capacità di far fronte alle spese quotidiane. Compresi i costi di alloggio, l’istruzione e le cure mediche.
Pensione di reversibilità: cambiano gli importi
Inoltre, la pensione di reversibilità svolge un ruolo importante nel fornire una rete di sicurezza sociale per i membri più vulnerabili della società. Molte volte, i beneficiari di questa forma di pensione sono anziani o persone con disabilità che dipendevano finanziariamente dal coniuge deceduto. Senza questo sostegno finanziario, potrebbero essere costretti a fare i conti con la povertà e l’insicurezza economica.
Da sempre, ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità che i beneficiari possano essere soggetti a tagli o restrizioni nel futuro, a causa delle sfide che affronta il sistema pensionistico italiano nel suo complesso. E oggi, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che cura questo sussidio, ha aggiornato gli importi. Il trattamento è annualmente ricalcolato in base a delle soglie di reddito massimo richieste ai beneficiari della pensione di reversibilità.
La percentuale di taglio può andare dal 25% al 50%. Nel dettaglio, non si prevede nessun taglio per redditi entro il limite di 23.345,79 euro; taglio del 25% per redditi tra 23.345,79 euro e 31.127,72 euro; taglio del 40% per redditi tra 31.127,72 e 38.909,65 euro; taglio del 50% per redditi superiori a 38.909,65 euro. Ecco, invece, le quote di pensione a cui ha diritto il coniuge, che aumenta se ci sono figli: coniuge solo: 60%; coniuge e un figlio: 80%; coniuge e due o più figli: 100%.