Tutti ormai posseggono una Smart Tv e usano le funzioni a disposizione, ma arrivano brutte notizie per alcuni utenti.
Come molti dispositivi tecnologici, all’inizio le Smart Tv costavano parecchio, poi le aziende produttrici hanno potuto vendere i televisori intelligenti a prezzi molto bassi, per via di una “combo” perfetta: i componenti hanno costi molto più sostenibili che in passato e poi ci sono gli accordi per le pubblicità.
In sostanza, le aziende che vendono televisori guadagnano molto di più con la seconda opzione che sui margini ricavati dal prezzo di vendita. Il che non fa una piega, e in fondo questa pratica non è lesiva per i consumatori, che anzi sfruttano questa dinamica a loro vantaggio. Ma forse le cose stanno cambiando.
Da oggi in poi, chi possiede una Roku Tv (ha realizzata in collaborazione con Hisense n.d.r) dovrà sorbirsi molti più annunci pubblicitari sulla home del proprio televisore. A differenza dei tradizionali dispositivi per lo streaming, Roku Tv è una vera e propria smart TV completa, e l’azienda ha annunciato la novità che arriverà a breve.
Secondo una dichiarazione rilasciata alla pubblicazione Adexchanger, il vicepresidente delle vendite e delle partnership pubblicitarie globali di Roku, Kristian Shepard, ha affermato che “immergerà gli inserzionisti in più parti dello schermo e della casa tramite formati di annunci interattivi e acquistabili“.
Le pubblicità non riguarderanno solamente il comparto intrattenimento, anzi la volontà di Roku è proprio quella di dare un’impronta nuova al settore, e dunque gli annunci riguarderanno anche automobili, hotel, ristoranti, viaggi, e chissà quanti altri prodotti/servizi. Non si tratta di una novità, perché già in molti Paesi Roku ha creato una rete di annunci interattivi che fungono da “showroom virtuali”, e che consentono agli utenti di fare clic su un “catalogo virtuale”.
D’altronde, come detto, la pubblicità è una fonte di reddito necessaria per molte aziende, soprattutto per quelle che vendono dispositivi economici, e non dimentichiamo che Prime Video stessa inserisce più annunci a meno che non si paghi un extra. Alla fine, però, gli utenti potrebbero essere letteralmente sommersi dalle pubblicità, e non dimentichiamoci che il tracciamento delle abitudini di consumo aiuteranno le aziende a inviare pubblicità sempre più mirate.
Oggi i televisori Roku hanno già un terzo dello schermo occupato da annunci pubblicitari, e con la prossima espansione potrebbe disturbare l’user experience di quanti non desiderano le pubblicità. È anche vero che si possono impostare le referenze sugli annunci, ma non si sa come e se questa opzione sarà ancora fruibile dopo gli aggiornamenti.
Ma Roku sa già come convincere gli utenti: i televisori smart costeranno sempre di meno, perché maggiore è la platea di potenziali consumatori e più le entrate derivanti dalle pubblicità sono congrue.
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