Se dovete acquistare la vostra prima casa ma le finanze non ve lo permettono, questo bonus fa proprio per voi: ecco come funziona
Viviamo in un’epoca storica molto incerta, soprattutto dal punto di vista politico e di conseguenza economico. I prezzi dei beni di prima necessità nell’ultimo periodo hanno subito un’impennata pazzesca e le famiglie, soprattutto quelle più giovani, faticano a trovare una propria stabilità e a pensare al proprio futuro.
In una situazione del genere, i diversi governi che si sono susseguiti dalla pandemia del 2020 in poi hanno introdotto dei bonus, cioè delle forme di sostegno economico finalizzate a precisi obiettivi e a specifiche fasce della popolazione. Oggi parliamo del bonus prima casa: ecco di cosa si tratta, chi può richiederlo e a quanto ammonta.
Bonus prima casa: tutto quello che devi sapere
Il bonus prima casa permette di beneficiare della riduzione delle imposte che si devono al momento in cui si acquista un’immobile per la prima volta, quindi quando non è si è proprietari di nessun’altra struttura. Se, per esempio, l’imposta di registro è al 9%, con questa forma di sostegno economico scende al 2%; per quanto riguarda le imposte catastali e ipotecarie, invece, quelle rimangono fisse a 50 euro. Se invece si parla di imprese che quindi applicano l’IVA, l’aliquota va dal 10% della via ordinaria al 4% e le imposte di registro, quelle catastali e quelle ipotecarie rimangono fisse a 200 euro ognuna.
Fino al 31 dicembre di quest’anno, inoltre, i beneficiari del bonus casa possono godere anche dell’azzeramento delle imposte se hanno meno di trentasei anni e un ISEE inferiore a 40mila euro. Per accedere al bonus prima casa è necessario possedere un solo immobile su tutto il territorio nazionale: se se ne è già goduto per un’acquisto fatto in precedenza, lo si può avere di nuovo se e solo se la casa per la quale è stato applicato è stata venduta entro 12 mesi dal momento in cui si ha avuto accesso al bonus.
Inoltre, i richiedenti devono acquistare casa nello stesso comune in cui risiedono e l’immobile di riferimento non dev’essere di lusso. In alternativa, il bonus casa è valido se l’immobile è situato nel Comune in cui ha sede la propria attività lavorativa o se, per motivi di lavoro, l’acquirente vive all’estero. Per accedere al bonus prima casa non si deve presentare alcuna domanda: in fase di rogito, l’acquirente mostrerà al notaio i requisiti d’accesso e lui calcolerà le imposte sulla base di questa agevolazione.