Bonus INPS 1000 euro al mese anche ai giovani che lavorano: meglio di RDC

Bonus INPS, ci sono mille euro al mese per i giovani impegnati in attività lavorative. Le informazioni al riguardo.

Le possibilità di agevolazioni e di bonus destinati ai lavoratori non mancano, in particolare a quelli che hanno famiglia. Si va dal Bonus per l’acquisto di prima casa (per under 36 con ISEE massimo di 40mila euro) al bonus per la frequenza negli asili nido pubblici e paritari (fino a 3mila euro per la frequenza di asili nido da parte di bambini sotto i 3 anni).

Bonus INPS 1.000 euro ai giovani: come averlo
Bonus INPS 1.000 euro ai giovani: come averlo – linkcooridnamentounivsersitario.it

Sono occasioni che non si devono perdere e che aiutano ad affrontare il caro vita e la spese per  beni e servizi. Fattore determinante, anche se non esclusivo, è l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) che fotografa la condizione reddituale, patrimoniale e anagrafica del nucleo familiare che ne fa richiesta.

Bonus fino a 1.000 euro: a chi spetta

Tra le misure che vanno considerate soprattutto per i giovani nuclei familiari con figli c’è senza ombra di dubbio l’Assegno unico e universale (AUU) destinato a tutte le famiglie con prole fino alla maggiore età (oltre in caso di studenti) versato in base all’ISEE (si considerano anche le condizioni di lavoro dei genitori e la presenza di disabili a carico).

bonus per i giovani
I Bonus da richiedere per le lavoratrici – linkcoordinamentouniversitario.it

Un’altra misura che parte da quest’anno in via sperimentale è l’esonero contributivo  previdenziale per le lavoratrici che hanno almeno tre figli, riconosciuto su base mensile. Per quest’anno l’esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici madri con due figli. Destinatarie di questa prestazione sono le dipendenti del settore pubblico e di quello privato con contratti a tempo determinato.

Purtroppo sono del tutto escluse dall’esonero contributivo, al di là del numero di figli, le lavoratrici con contratti precari (a chiamata, di collaborazione, a tempo determinato). Ad avere la possibilità di richiedere questa agevolazione sono circa 600mila lavoratrici madri che rientrano anche nei 6,4 milioni di famiglie che percepiscono l’Assegno unico e universale.

Chi è in possesso dei requisiti, hanno avuto l’esonero a partire dal mese di gennaio. Con la nascita del secondo figlio nel corso dell’anno il beneficio interviene dal mese di nascita fino ai 10 anni di età. Dal 2025 e nel 2026 il bonus è assegnato solo alla nascita del terzo figlio e si conclude al compimento dei suoi 18 anni. Assegno unico ed esonero contributivo sono misure basate su principi diversi.

Le lavoratrici con redditi più alti sono beneficiate dall’esonero, mentre per l’Assegno il reddito rappresenta solo una delle componenti di calcolo ISEE. Secondo alcune simulazioni la somma delle due prestazioni, in determinati casi (reddito di 35mila euro, tre figli minori, un disabile a carico diverso dai figli, casa con valore IMU non oltre i 50mila euro, patrimonio mobiliare di circa 9mila euro) supera i mille euro.

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