Bonus edilizi in pericolo: il Governo è pronto a implementare un nuovo piano di restrizioni e aggiustamenti per affrontare le sfide attuali e garantire la sostenibilità delle agevolazioni nel settore delle ristrutturazioni domestiche.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente annunciato significative modifiche ai cosiddetti bonus edilizi, mirati a fornire agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni domestiche. Una delle principali misure interessate è il superbonus, il quale prevede ora un recupero dei crediti in un arco temporale esteso a 10 anni anziché il precedente 4 o 5. Tale iniziativa, volta ad allineare il superbonus agli altri bonus disponibili, non esclude futuri aggiustamenti.
Il Ministero dell’Economia sta perseguendo un percorso di revisione dei bonus edilizi, guidato dal Ministro Giancarlo Giorgetti, al fine di ridurre al minimo l’impatto finanziario sulle casse dello Stato. Tra queste modifiche, il superbonus è stato soggetto a restrizioni per evitare un ulteriore aumento dei costi statali. Questa misura è stata introdotta senza limiti di spesa temporali e ha comportato una potenziale spesa statale di oltre 120 miliardi di euro in quattro anni, una cifra quattro volte superiore agli stanziamenti per l’intero 2024. Per mitigare questa situazione, il Governo ha imposto restrizioni e un graduale disimpegno dal bonus.
Il Ministro Giorgetti, tuttavia, continua ad adottare misure per contenere i costi statali. L’ultima proposta prevede che i beneficiari del superbonus recuperino i crediti fiscali nel corso di dieci anni, allineandosi ad altre agevolazioni fiscali nel settore edilizio. Questa decisione potrebbe anche anticipare una riforma generale delle agevolazioni nel settore.
Oltre al superbonus, il panorama delle agevolazioni edilizie comprende il bonus ristrutturazioni, noto per la sua accessibilità e l’importante sgravio fiscale offerto. A differenza di altre agevolazioni come il superbonus o l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni presenta minori requisiti in termini di efficienza energetica dell’edificio oggetto di lavori. Quindi, è ampiamente utilizzato, consentendo di risparmiare il 50% delle spese, recuperabili sotto forma di crediti fiscali distribuiti in dieci anni.
Ma dal 31 dicembre 2024, questo sconto subirà una riduzione al 36%, e una proposta ulteriore formulata da Giorgetti potrebbe portare a una successiva diminuzione, fino al 30%, tra il 2028 e il 2033. Tale prospettiva ha suscitato perplessità tra le associazioni di settore e ha sollevato dubbi anche da parte di Antonio Tajani, leader di Forza Italia. Tajani ha espresso la necessità di esaminare attentamente il testo della normativa, evidenziando così un dibattito in corso sulle politiche fiscali nel settore edilizio
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