Aiuti fondamentali per il settore cinematografico italiano. Ecco come si rinnova in questo 2024 il cosiddetto “Bonus Cinema”
Il settore cinematografico è stato tra quelli che, più di tutti, ha patito le chiusure e le restrizioni della pandemia da Covid-19. Sembra un momento lontano nel tempo, ma, in fondo, sono passati appena quattro anni. E in economia, quattro anni non sono nulla. Inevitabile, dunque, che il settore patisca ancora delle difficoltà. Il Bonus cinema, dunque, viene rinnovato anche per questo 2024. Ecco come cambia e quali sono requisiti e modalità per inviare la domanda e ottenere gli incentivi.
Con una comunicazione datata 1 marzo, la Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo ha annunciato la pubblicazione degli esiti delle valutazioni effettuate sulle richieste di agevolazioni fiscali concernenti i costi operativi, gli investimenti nelle sale cinematografiche e le attività industriali nel settore tecnico.
Tale divulgazione rappresenta il riconoscimento ufficiale del credito d’imposta, eliminando la necessità di inviare notifiche individuali tramite posta elettronica certificata. L’utilizzo del credito sarà possibile a partire dal decimo giorno successivo alla comunicazione ufficiale di riconoscimento.
In un’altra nota, la direzione generale Cinema e Audiovisivo ha reso noti due distinti avvisi riguardanti la pubblicazione di tre decreti direttoriali del 30 gennaio. Questi decreti riguardano il riconoscimento di crediti d’imposta con valenza contabile e culturale, nonché l’approvazione delle richieste definitive di credito d’imposta per la produzione nazionale di videogiochi.
È stato ribadito che la pubblicazione dei decreti costituisce comunicazione formale del riconoscimento dei relativi crediti d’imposta, pertanto non saranno inviate comunicazioni individuali tramite posta elettronica certificata ai beneficiari individuati. Le domande ancora in fase di esame non sono incluse nei provvedimenti attuali e saranno oggetto di futuri decreti direttoriali pubblicati nello stesso modo sul sito della Dg Cinema e Audiovisivo.
I tre decreti del 30 gennaio scorso riguardano le valutazioni sull’ammissibilità delle richieste definitive di credito d’imposta per la produzione di opere cinematografiche e televisive, per la ricerca e la formazione, nonché per la produzione esecutiva di opere straniere. Inoltre, sono state valutate le richieste riguardanti l’eleggibilità culturale in relazione al reinvestimento dei contributi automatici e alla qualificazione per il bonus.
Anche in questo caso, l’utilizzo del credito sarà possibile a partire dal decimo giorno successivo alla comunicazione ufficiale di riconoscimento. Le imprese di esercizio beneficiarie del credito d’imposta sono tenute a programmare, per tre anni dalla data di richiesta del beneficio, una percentuale di film di nazionalità italiana o di altro Paese dello Spazio Economico Europeo almeno pari al 20 per cento della programmazione annuale. Percentuale ridotta al 15 per cento annuo per le sale aventi non più di 2 schermi cinematografici.
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