È un bonus prezioso del valore che può arrivare fino a 400 euro e riguarda proprio i figli appena nati. Di cosa si tratta e come richiederlo
Di questi tempi poter godere di alcune agevolazioni che possano andare a calmierare il caro vita è più utile che mai e, fortunatamente, i bonus ed i benefici rivolti alle famiglie dai redditi più bassi sono numerosi. Se poi riguardano anche i figli da poco venuti al mondo, tali forme di sostegno diventano doppiamente utili.
Ebbene una di queste riguarda proprio i neonati ed una delle azioni che, sin dai primi giorni di vita, dovranno necessariamente compiere per stare bene ovvero bere latte materno.
Non sempre però una neo mamma riesce a produrlo ed in questi casi l’alternativa è legata all’acquisto del latte artificiale, che però comporta un dispendio economico aggiuntivo non indifferente. Per le donne che, a causa di particolari condizioni e patologie, non possono mettere in atto la pratica naturale dell’allattamento, è però disponibile uno specifico bonus introdotto nel 2021 dal governo italiano e nella fattispecie dal Ministero della Salute. Si può beneficiare di questo contributo economico qualora alcuni specifici requisiti vengano rispettati.
L’agevolazione in oggetto ha un importo massimo di 400 euro e, anche per il 2023, le regole per poterlo ottenere sono le medesime degli anni precedenti. Come dicevamo viene erogato alle mamme che, per diverse ragioni, non possono allattare in modo naturale i propri figli, si può richiedere fino al sesto mese successivo alla loro nascita e si può spendere acquistando molteplici prodotti per il nutrimento del neonato. Le somme messe a disposizione per erogare l’aiuto sono differenti da regione a regione: quella della Lombardia, per fare un esempio, ammonta a 350mila euro mentre la Puglia ha messo a disposizione 332mila euro.
Premesso che il primo requisito è che il figlio abbia meno di sei mesi di vita, il secondo aspetto legato alla richiesta del bonus è avere un Isee inferiore a 30mila euro. Infine occorre la certificazione della patologia che impedisce l’allattamento o l’indicazione medica della cura farmacologica alla quale la madre è sottoposta e che risulta incompatibile con l’allattamento.
Anche i padri, se si trovano a dover crescere neonati da soli in seguito al decesso della mamma, possono richiederlo. La richiesta deve essere presentata alle aziende sanitarie locali previa verifica dei requisiti ed ottenimento della prescrizione medica. Si potrà poi effettuare domanda presso l’Asl di riferimento muniti di certificato attestante la patologia, la prescrizione medica del latte artificiale e l’Isee. Se ritenuti idonei, l’Asl assegnerà il bonus.
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