Il pagamento delle bollette può essere estremamente oneroso, ma in alcuni casi è possibile chiedere un rimborso. Ecco quali.
Per molti il tema del caro bollette è un incubo comune, con cui confrontarsi mensilmente o più volte durante l’anno. Sono diverse le motivazioni alla base del costo elevato in bolletta del servizio di luce e gas, tra cui un possibile errore in fattura da parte del proprio gestore. Abitudini di consumo errate, conguagli sbagliati, una abitazione inefficiente dal punto di vista energetico e molto altro, possono essere le ulteriori cause che generano la cifra elevata in bolletta.
Se la situazione si protrae più del dovuto, è opportuno valutare la possibilità di cambiare il proprio fornitore energetico. Il web propone diversi servizi gratuiti per confrontare le offerte proposte dai fornitori di energia elettrica e di gas, disponibili sul territorio italiano e non solo, oltre a servizi di consulenza personalizzabili per soddisfare le proprie esigenze quotidiane.
Oltre all’importanza di verificare eventuali problemi amministrativi, come conguagli errati o errori vari del fornitore, è possibile seguire diversi accorgimenti per risparmiare sul costo della bolletta energetica e del gas. Valutare l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo e adottare comportamenti volti al risparmio energetico, sono solo due delle molteplici soluzioni per abbattere i costi in bolletta.
Come richiedere il rimborso di una bolletta troppo alta
Recentemente, alcuni fornitori di energia elettrica e di gas, sono stati multati dell’Antitrust (AGCM) a causa di alcune bollette ritenute troppo alte. L’autorità ha multato sei operatori, per un totale di 15 milioni di euro di danni, subito dopo aver accertato l’aumento eccessivo di tariffe di luce o gas ai danni degli stessi consumatori.
Per porre rimedio al danno subito, i consumatori potranno richiedere un risarcimento che verrà erogato come voucher o come compensazione sulle fatture da pagare per i servizi energetici. Per ottenere il rimborso, il consumatore dovrà appellarsi al Servizio Conciliazione dell’Autorità, uno strumento gratuito di tutela dei clienti di energia elettrica e gas e degli utenti finali del servizio idrico integrato.
Il servizio offerto prevede che le parti si incontrino via web o in call conference, alla presenza di un conciliatore in veste di facilitatore, per decidere per un rimborso congruo. In mancanza di risposte entro 40 giorni dall’apertura della controversia, il consumatore può ricorrere alla conciliazione con l’ARERA, l’autorità dell’energia, tramite un processo gratuito e mediato da un conciliatore.