Ancora aumenti per gli automobilisti, in un contesto economico che fa sempre più paura. Ecco cosa succede con la benzina
Non si è aperto nel migliore dei modi questo 2024. Il nuovo anno è ancora all’insegna della crisi economica e dell’inflazione, trascinata dalle incertezze politiche e internazionali.
Purtroppo chi si aspettava un miglioramento generale dal punto di vista dell’Economia del nostro Paese rimarrà deluso. I timori più grandi arrivano dal fronte del carburante. Diventa sempre più difficile, infatti, effettuare un pieno senza doversi piangere addosso. Ma ora arrivano delle cifre che fanno davvero paura.
Oggi fare il rifornimento di carburante del proprio mezzo di trasporto costa sempre di più. Il 2024 ha rimarcato un aumento incredibile nel giro di soli 45 giorni. Rispetto al 1° gennaio, infatti, al 17 febbraio fare un pieno di benzina costa ben cinque euro in più. Si tratta di una cifra che fa spavento, soprattutto se si prende in considerazione la velocità in cui si è manifestato questo incremento da brividi (45 giorni appunto). A lanciare l’allarme è stato Assoutenti, che ha evidenziato le difficoltà degli italiani basandosi sui prezzi comunicati dai gestori al Mimit e disponibili sul sito del Ministero.
Uno degli esempi più lampanti dei pesanti rincari a cui stiamo assistendo nel nostro Paese è quello di una pompa di benzina a Taranto. Qui la benzina ha raggiunto il prezzo record di 2,537 euro al litro, mentre il diesel 2,447 euro. Ma la soglia dei 2,5€ è stata superata anche in provincia di Benevento, dove il costo è di 2,522€. Il prezzo più alto attualmente è stato rilevato in provincia di Palermo. Qui il 15 febbraio (data dell’ultimo rilevamento) è stato fatto registrare un importo di 2,565 euro per un litro di benzina.
Secondo gli ultimi dati disponibili, i cittadini italiani hanno speso circa 70,9 miliardi di euro nel 2023 per l’acquisto di benzina e diesel. Si tratta di un importo inferiore dello 0,3% rispetto al 2022. Il Centro Studi Promotor riporta che dei circa 71 miliardi di euro, circa 38 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato. Questo per via delle accise e dell’Iva, oltre che del costo industriale. Si tratta di cifre che fanno pensare all’impatto delle imposte sul carburante da parte dello Stato. Tuttavia, non si può non pensare a quanto la crescita del costo di benzina e gasolio sia dovuta principalmente al mercato del settore e all’impatto delle tensioni geopolitiche internazionali.
Il bagno è uno degli ambienti più utilizzati e funzionali della casa, e mantenere un…
Il colosso dell'e-commerce Amazon non sembra perdere un solo colpo: basti pensare che ha registrato…
L'autunno è la stagione perfetta per sperimentare nuovi colori nel trucco, e il rossetto è…
Questi segni zodiacali vivranno un mese ricco di soddisfazioni professionali, con molte opportunità, offrendo loro…
Prima di accedere all'home banking, è fondamentale fare un controllo per evitare di cadere vittima…
La miscela casalinga che aiuta a prevenire che i panni sbiadiscano è una soluzione efficace…