Scopriamo quali sono gli scivoli pensionistici per chi ha accumulato venti anni di contributi. Ci sono altri requisiti da soddisfare?
Con una contribuzione di venti anni si può andare in pensione ma soddisfacendo alcune condizioni.
Il traguardo della pensione è una meta ambita per tanti lavoratori che non vedono l’ora di godersi il meritato riposo. Dopo anni di lavoro e impegni quotidiani da rispettare arriva il momento in cui l’unico desiderio è poter riprendere in mano la propria vita e la libertà di poter viaggiare, dedicarsi alle passioni e alla famiglia,
Purtroppo in Italia questo desiderio alle volte è frenato dall’idea di avere una pensione insufficiente per vivere agiatamente. Il sistema contributivo puro aggrava il pericolo di ritrovarsi con un assegno pensionistico nettamente inferiore rispetto allo stipendio. Si tratta di un problema che va risolto con l’adesione al Fondo pensione o con le pensioni integrative. Ma quando arriva il momento del pensionamento? Chi ha venti anni di contributi può lasciare il lavoro? Se sì, a quali condizioni?
Gli scivoli di pensionamento con 20 anni di contributi
Il sistema previdenziale italiano prevede che tutti possono andare in pensione con 67 anni di età e venti anni di contributi maturati. Un doppio requisito che dovrebbe essere semplice da raggiungere non trattandosi di un numero di anni di lavoro eccessivo. Chi avesse maturato meno di 20 anni di contributi, invece, dovrebbe attendere i 71 anni.
Ma c’è un altro requisito da rispettare per il pensionamento a 67 anni. Parliamo di una condizione che devono rispettare i cittadini che rientrano nel contributivo puro ossia che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1° gennaio 1996. La pensione maturata deve essere almeno pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Significa che chi non raggiunge nel 2023 755 euro non potrà lasciare il lavoro neppure avendo maturato venti anni di contributi e compiuto 67 anni di età.
Un secondo scivolo è la pensione anticipata contributiva che si raggiunge a 64 anni con 20 anni di contributi. Dedicata ai contributivi puri, l’assegno dovrà essere pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale ossia dovrà essere di circa 1.410 euro al mese. Per poter raggiungere questo traguardo occorrerà aver versato all’INPS circa 330 mila euro di contributi negli anni di lavoro. Significa avere avuto uno stipendio medio alto per poter raggiungere una tale cifra in soli venti anni di contribuzione.
In conclusione, per capire quale scivolo pensionistico utilizzare con venti anni di contributi occorre innanzitutto calcolare l’ipotetico assegno pensionistico e vedere di quanto supera l’importo della prestazione sociale.